Una nuova era per l’accesso alla programmazione
Durante il suo intervento alla London Tech Week, Jensen Huang, CEO di Nvidia, ha delineato una visione rivoluzionaria del ruolo dell’intelligenza artificiale nel futuro del lavoro. Affiancato dal primo ministro britannico Keir Starmer, Huang ha dichiarato che “il nuovo linguaggio di programmazione si chiama umano”, riferendosi alla capacità dei modelli di IA di permettere a chiunque di programmare semplicemente usando il linguaggio naturale.
Questa nuova interfaccia conversazionale elimina la barriera tecnica di linguaggi come C++ o Python e consente alle persone di interagire con sistemi complessi attraverso comandi chiari e intuitivi. Secondo Huang, l’IA non solo comprende queste istruzioni, ma migliora anche le risposte in base al feedback ricevuto.
Una rivoluzione inclusiva e democratica
“L’intelligenza artificiale è il grande equalizzatore”, ha affermato Huang, sottolineando come questa tecnologia stia democratizzando l’accesso a strumenti un tempo riservati a esperti altamente formati. Grazie ai modelli generativi, molte professioni tecniche stanno diventando più accessibili, riducendo il divario tra specialisti e utenti comuni. Questo sviluppo apre la strada a un’economia digitale più inclusiva e partecipativa.
Huang ha inoltre lodato il ruolo del Regno Unito nella corsa globale all’IA, ritenendo che l’investimento di 1 miliardo di sterline annunciato dal primo ministro per potenziare l’infrastruttura tecnologica nazionale arrivi in un momento strategico per consolidare la leadership del paese in Europa nel settore.
Un impatto tangibile per le imprese tecnologiche
La visione di Huang non riguarda un futuro remoto, ma una trasformazione già in corso. Giganti come Google, Microsoft e Meta riconoscono che oggi tra il 25% e il 30% del loro codice è generato da sistemi di IA. E la tendenza non si limita al software. Shopify, ad esempio, impone di giustificare l’uso di personale umano per compiti che l’IA potrebbe svolgere. Duolingo ha iniziato ad automatizzare funzioni precedentemente affidate a operatori.
Questa evoluzione impone una ridefinizione del ruolo del lavoratore in un’economia dove creatività, supervisione e interazione con le macchine intelligenti diventeranno competenze fondamentali.
Verso un nuovo rapporto con la tecnologia
La proposta di Huang segna un cambiamento profondo nel modo in cui la società si relaziona con la tecnologia. Rendere la programmazione accessibile tramite il linguaggio naturale elimina barriere storiche e consente una partecipazione più ampia all’economia digitale. L’intelligenza artificiale smette di essere uno strumento per pochi e diventa un alleato quotidiano per molti.