Vendita di ciambelle termina ufficialmente il 2 luglio
McDonald’s e Krispy Kreme hanno annunciato martedì la fine della loro collaborazione: a partire dal 2 luglio, le ciambelle del brand non saranno più disponibili nei ristoranti McDonald’s. L’iniziativa, che inizialmente puntava a una distribuzione nazionale entro il 2026, si interrompe dopo risultati deludenti e il blocco delle espansioni avviato a maggio.
Il progetto aveva raggiunto 2.400 sedi McDonald’s, ma il calo della domanda ha portato Krispy Kreme a ritirare le previsioni finanziarie per l’anno fiscale in corso. “Non siamo riusciti a bilanciare i costi con la domanda per singola unità, rendendo l’accordo insostenibile,” ha dichiarato l’amministratore delegato Josh Charlesworth.
L’azienda concentrerà ora gli sforzi su punti vendita ad alto volume e sull’espansione internazionale tramite franchising.
Un addio nonostante buoni segnali iniziali
Secondo Alyssa Buetikofer, Chief Marketing Officer di McDonald’s USA, il test “è andato bene” per McDonald’s e i suoi franchisee, ma ha riconosciuto che l’accordo doveva essere sostenibile anche per Krispy Kreme. Il programma è stato definito una componente “non essenziale” dell’offerta colazione di McDonald’s.
Le difficoltà economiche hanno superato il potenziale di marketing. Le azioni McDonald’s hanno perso leggermente terreno dopo l’annuncio, mentre quelle di Krispy Kreme sono salite di oltre l’1%, pur restando in calo di oltre il 70% da inizio anno. L’azienda ha registrato una perdita di 33 milioni di dollari nel primo trimestre.
Il fast food rallenta: focus su efficienza e valore
Anche McDonald’s sta risentendo della contrazione della spesa nei ristoranti, causata da inflazione e dazi. Nel primo trimestre ha registrato il peggior calo delle vendite comparabili dal 2020 e sta cercando di invertire la rotta con nuove promozioni orientate al valore.
Sebbene l’alleanza con Krispy Kreme sembrasse inizialmente una scommessa vincente, l’incapacità di garantire un equilibrio tra costi e domanda ha reso il progetto insostenibile. La chiusura della partnership riflette una tendenza più ampia nel settore: maggiore attenzione all’efficienza operativa e alla crescita selettiva.