Trump Impone Nuove Tariffe Dal Primo Agosto

Inviate lettere ufficiali a Tokyo e Seul

Donald Trump ha annunciato una nuova ondata di dazi commerciali, attivi dal 1° agosto. Ha diffuso la notizia sulla piattaforma Truth, dove ha pubblicato anche le lettere ufficiali indirizzate a Giappone e Corea del Sud. Entrambi i Paesi subiranno una tariffa del 25% su tutti i beni esportati negli Stati Uniti.

Nella lettera al primo ministro giapponese, Trump scrive: “È un grande onore inviarvi questa comunicazione che dimostra la forza della nostra relazione commerciale.” Aggiunge però che il rapporto attuale è “tutt’altro che reciproco” e giustifica così l’imposizione delle tariffe.

Usa lo stesso tono nella lettera inviata al presidente della Corea del Sud. “Se deciderete di aumentare le vostre tariffe,” scrive, “risponderemo con un altro 25%.”

Pressione anche sui Paesi pro-BRICS

Oltre ai dazi contro i partner asiatici, Trump lancia un chiaro avvertimento ai Paesi che sostengono i BRICS: chi appoggia il blocco emergente subirà tariffe aggiuntive del 10%. “Non ci saranno eccezioni a questa politica,” afferma.

Il segretario al Commercio Howard Lutnick conferma l’entrata in vigore dei dazi da agosto, ma spiega: “Il presidente ha preso la decisione già ora, per permettere alle controparti di reagire in tempo utile.”

I BRICS rispondono: “misure protezionistiche”

Il gruppo BRICSBrasile, Russia, India, Cina e Sudafrica – riunito a Rio de Janeiro, reagisce subito. I Paesi emergenti firmano un comunicato congiunto e condannano le tariffe imposte da Washington, definendole “indiscriminate”. Accusano gli Stati Uniti di mettere in pericolo la stabilità del commercio globale.

Secondo il documento, le nuove politiche rischiano di frammentare le catene di approvvigionamento internazionali e di aumentare l’incertezza economica. La portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, dichiara: “Le guerre commerciali non hanno vincitori.” Poi ribadisce: “Il protezionismo non risolve alcun problema.”

Dialogo ancora aperto con l’Unione Europea

Intanto, i negoziati tra Washington e Bruxelles restano attivi. Una fonte diplomatica europea dichiara: “Le lettere inviate da Trump non cambieranno l’agenda dei ministri delle finanze.”

La Commissione Europea continua a lavorare per raggiungere un’intesa preliminare entro il 9 luglio, malgrado lo slittamento formale della scadenza al 1° agosto.

Fonti interne precisano che i contatti politici e tecnici con gli Stati Uniti non si sono mai interrotti. Bruxelles consulterà gli Stati membri solo quando ci sarà qualcosa di concreto. I rappresentanti permanenti dell’UE ricevono aggiornamenti regolari sull’andamento dei colloqui.

La strategia di Trump alterna pressioni negoziali e protezionismo selettivo, con l’obiettivo dichiarato di difendere gli interessi industriali americani in un contesto geopolitico sempre più instabile.