TikTok accusata di design che crea dipendenza nei minori

Lorenzo Bianchi

Il tribunale del New Hampshire respinge la richiesta di archiviazione

Il tribunale superiore del New Hampshire ha respinto la richiesta di TikTok di archiviare una causa intentata dallo Stato, che accusa l’app di essere strutturata in modo da indurre dipendenza nei minori. Il giudice John Kissinger Jr. ha dichiarato che le accuse formulate dall’accusa sono sufficientemente specifiche per procedere in sede civile. Il punto centrale del ricorso è il presunto uso di funzionalità ingegnerizzate per trattenere i giovani utenti sulla piattaforma più a lungo, aumentando così l’esposizione alla pubblicità e alle offerte di TikTok Shop, il ramo e-commerce della società.

Obiettivo: trattenere i minori e spingerli agli acquisti

Secondo le autorità del New Hampshire, TikTok è progettato con meccanismi deliberati per stimolare un uso continuativo da parte degli adolescenti, sfruttando dinamiche psicologiche tipiche delle fasce d’età più vulnerabili. La denuncia punta il dito su strumenti come l’autoplay infinito, il sistema di raccomandazione ultra personalizzato e le notifiche che incentivano l’interazione continua. Tali funzionalità sono considerate “difettose e pericolose”, poiché promuovono comportamenti compulsivi e prolungati davanti allo schermo, a discapito della salute mentale e del benessere dei giovani.

Difesa dell’azienda e reazioni istituzionali

TikTok, controllata dalla società cinese ByteDance, ha definito le accuse “fuorvianti e basate su informazioni superate”. TikTok ha dichiarato di aver implementato misure di sicurezza come limiti automatici di utilizzo per gli utenti più giovani, funzionalità di controllo parentale e severe restrizioni per le trasmissioni in diretta. Tuttavia, la causa si inserisce in un contesto legale più ampio, in cui diversi procuratori statali americani stanno spostando l’attenzione dai contenuti pubblicati dagli utenti verso le scelte di design delle piattaforme, ritenute responsabili della protezione inadeguata dei minori.

Un contesto più ampio di azioni contro i social

Il caso del New Hampshire si aggiunge a una serie crescente di contenziosi legali che coinvolgono altre piattaforme digitali. Meta è stata accusata da più Stati americani di aver sviluppato funzioni dannose per la salute mentale dei giovani. Anche Snapchat è finita sotto inchiesta in New Mexico per presunte vulnerabilità che faciliterebbero attività predatorie ai danni dei minori. In New Jersey, il procuratore generale ha citato in giudizio Discord per aver fornito informazioni fuorvianti sulla sicurezza per i bambini.

A livello legislativo, il Kids Online Safety Act, ripresentato al Congresso nel maggio 2025, mira a imporre alle piattaforme un vero e proprio “dovere di cura” nei confronti dei minori, imponendo misure preventive contro eventuali danni.

Incertezza sul futuro di TikTok negli Stati Uniti

Nel frattempo, l’avvenire di TikTok sul suolo americano resta incerto. Una legge firmata dall’ex presidente Joe Biden nel 2024 obbliga ByteDance a cedere TikTok entro una data prestabilita, pena l’esclusione dell’app dal mercato statunitense. L’app è stata rimossa dagli store Apple e Google nel gennaio 2025, in anticipo rispetto all’insediamento di Donald Trump. Nonostante l’approccio rigoroso, l’attuazione del divieto è stata posticipata più volte dallo stesso Trump.

 A giugno 2025 ha concesso a ByteDance una terza proroga, spostando il termine al 17 settembre. Lo stesso presidente ha dichiarato che un gruppo di “investitori molto facoltosi” sarebbe pronto all’acquisto della filiale americana, ipotizzando trattative con Pechino per giungere a un accordo.

Nel frattempo, TikTok starebbe sviluppando una versione autonoma dell’app per il pubblico statunitense, basata su un algoritmo e un sistema dati separati. Tuttavia, l’azienda ha smentito le informazioni circolate a riguardo, definendole inattendibili.