Il Fondo Monetario avverte sul clima di incertezza
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha espresso forte preoccupazione per il peggioramento del clima commerciale globale in seguito all’annuncio di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti. L’istituzione con sede a Washington ha dichiarato che l’incertezza rimane elevata e ha esortato i Paesi a collaborare in modo costruttivo per stabilizzare gli scambi internazionali.
Nuove tariffe a partire dal 1° agosto
Il presidente Donald Trump ha annunciato una nuova ondata di dazi del 50% che entrerà in vigore dal 1° agosto 2025. In particolare, le nuove misure colpiscono le importazioni di rame e le merci provenienti dal Brasile, oltre a introdurre tariffe più alte per 21 altri Paesi. La misura è stata interpretata dagli osservatori internazionali come un inasprimento del conflitto commerciale globale.
Impatto economico previsto per la seconda metà dell’anno
Secondo il FMI, il contesto internazionale continua a essere instabile, con effetti diretti sulla fiducia delle imprese e sulla crescita industriale. Studi recenti indicano che l’incertezza legata alle politiche tariffarie sta già influenzando negativamente la produzione manifatturiera in Asia, Europa e Stati Uniti. Sebbene alcune aziende riescano a mantenere la crescita, i segnali di rallentamento sono visibili e potrebbero intensificarsi nella seconda metà del 2025.
Tagli alle previsioni di crescita globali
Nel suo aggiornamento di aprile, il Fondo ha rivisto al ribasso le stime di crescita per Stati Uniti, Cina e altri Paesi, attribuendo il calo alla pressione esercitata dalle politiche doganali. I dazi USA, che si collocano a livelli record da oltre 100 anni, sono considerati uno dei principali fattori di freno alla ripresa. È atteso per fine luglio un aggiornamento delle previsioni economiche mondiali, che includerà anche le nuove misure tariffarie annunciate.
Strategie delle imprese e scorte preventive
Nel breve periodo, alcune imprese stanno cercando di anticipare l’impatto delle tariffe con operazioni di accumulo di scorte, il che ha momentaneamente sostenuto l’attività economica. Tuttavia, gli analisti ritengono che si tratti di una reazione temporanea e che i nuovi dazi avranno effetti più pesanti a partire dall’autunno. Il rischio, secondo gli esperti, è che l’incertezza continui a limitare gli investimenti e a ostacolare la pianificazione industriale.
L’argomento fiscale come contromisura politica
Da parte americana, l’amministrazione Trump sostiene che le tariffe non abbiano contribuito all’inflazione interna e punta sulla recente approvazione di una legge fiscale come compensazione agli effetti negativi. Secondo fonti governative, i benefici fiscali dovrebbero superare le conseguenze delle barriere commerciali, anche se molti osservatori rimangono scettici su tale valutazione.
Prospettive e richiami alla cooperazione internazionale
Il FMI ha ribadito l’importanza di un dialogo multilaterale, sottolineando che le controversie commerciali devono essere affrontate con approcci coordinati e non con azioni unilaterali. In un contesto economico fragile, ogni elemento di instabilità può amplificare le difficoltà, in particolare per le economie emergenti e i settori ad alta intensità di esportazione.