Una mossa strategica per blindare gli accordi
La tensione tra Mediobanca e Generali si intensifica. L’istituto di Piazzetta Cuccia ha inviato una comunicazione formale all’amministratore delegato Philippe Donnet e al consiglio di amministrazione del gruppo triestino per sollecitare la definizione degli accordi distributivi sulle polizze con Banca Generali. L’obiettivo è consolidare questi rapporti prima della fine dell’Offerta pubblica di scambio (Ops) lanciata da Mps su Mediobanca.
Le scadenze e l’ultimatum
Mediobanca punta a chiudere un’intesa entro il 6 agosto, data del consiglio di amministrazione di Generali dedicato ai conti trimestrali. Il piano prevede, in caso di accordo e con il via libera della Bce all’Ops su Banca Generali, di anticipare l’assemblea dei soci, inizialmente fissata al 25 settembre, a una data precedente all’8 settembre, termine previsto per la chiusura dell’offerta di Mps.
Diversi azionisti influenti di Mediobanca, tra cui Francesco Gaetano Caltagirone, hanno espresso perplessità sulla mancanza di certezze riguardo agli accordi distributivi post-scambio con Generali, ritenendola una criticità da risolvere rapidamente.
Le implicazioni per il mercato e per gli azionisti
La merchant bank guidata da Alberto Nagel ritiene che un’intesa immediata possa chiarire uno dei principali dubbi legati all’Ops e rafforzare la posizione dell’istituto contro l’offensiva di Mps. Tuttavia, il pressing esercitato da Mediobanca sul cda di Generali, in cui la banca ha un’influenza significativa, solleva interrogativi sulla governance e alimenta i sospetti di possibili conflitti d’interesse avanzati da alcuni osservatori.
Nel frattempo, le famiglie Gavio e Lucchini, parte del patto di sindacato a sostegno di Mediobanca, hanno dismesso una porzione delle loro azioni, segnando un ulteriore sviluppo rilevante per l’istituto.
I conti di Banca Generali e l’impatto del mercato
Parallelamente, Banca Generali ha comunicato un utile netto semestrale di 200,2 milioni di euro, in calo rispetto all’anno precedente, influenzato dalla volatilità dei mercati finanziari. Tuttavia, i profitti ricorrenti, depurati dalle componenti straordinarie, sono saliti a 176,3 milioni di euro, con una crescita del 3,4%.
Il gruppo ha evidenziato una crescita a doppia cifra nella raccolta degli asset sotto gestione, sostenuta dalla solidità del risparmio gestito, nonostante le incertezze geopolitiche e le dinamiche del risiko bancario in corso.
Le prospettive di sviluppo e le attese
L’amministratore delegato Gian Maria Mossa ha dichiarato che la priorità rimane la gestione operativa e la crescita sostenibile, pur mantenendo alta l’attenzione sugli sviluppi dell’offerta di Mediobanca. L’intero comparto bancario italiano segue con attenzione questa fase cruciale, poiché le mosse strategiche di Mediobanca, Generali e Mps potrebbero riorganizzare gli attuali equilibri finanziari del settore.