Documento unitario per il futuro del polo siderurgico
La Regione Piemonte, insieme ai sindaci dei territori interessati, ai rappresentanti sindacali e alle Rsu, ha presentato al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, un documento condiviso che sintetizza priorità e richieste per la salvaguardia degli impianti piemontesi di Acciaierie d’Italia. Il testo, elaborato dopo il tavolo regionale del 4 agosto a Novi Ligure (Alessandria), punta a difendere la produttività e l’occupazione negli stabilimenti di Racconigi (Cuneo), Novi Ligure e Sanac di Gattinara (Vercelli), considerati strategici sia per l’economia regionale sia per quella nazionale.
La strategicità del comparto siderurgico
Il testo sottolinea che il comparto siderurgico non va considerato come un’impresa qualsiasi, bensì come una risorsa strategica per il Paese, il cui futuro è legato alle scelte che saranno adottate a livello centrale, soprattutto in relazione allo stabilimento di Taranto. La richiesta è quella di garantire la continuità produttiva e i livelli occupazionali, supportati da piani di investimento volti alla modernizzazione e alla sostenibilità ambientale degli impianti.
Apertura agli investimenti e alla decarbonizzazione
Le istituzioni piemontesi si dichiarano favorevoli a nuovi investimenti produttivi, anche mirati alla decarbonizzazione delle strutture, purché inseriti in una strategia nazionale coordinata e in grado di tutelare l’occupazione locale. L’intento è quello di unire la transizione industriale alla tutela dell’occupazione, adottando tecnologie e processi innovativi capaci di incrementare competitività ed efficienza.
Un fronte comune tra istituzioni e lavoratori
Il messaggio emerso è quello di un fronte unito: lavoratori, sindacati e istituzioni condividono l’impegno per difendere un patrimonio industriale che ha un peso strategico per l’intero Paese. La Regione Piemonte si dice pronta a sostenere il processo con politiche attive del lavoro e programmi di formazione mirati, in modo da accompagnare il cambiamento senza penalizzare l’occupazione.
Il ruolo del Piemonte nella vertenza nazionale
La vertenza ex Ilva si colloca in un contesto nazionale complesso, ma il Piemonte intende giocare un ruolo proattivo. Difendere i propri impianti significa preservare competenze, capacità produttive e un indotto che coinvolge centinaia di famiglie e aziende sul territorio. La richiesta al governo è chiara: adottare scelte rapide e concrete per garantire un futuro solido agli stabilimenti piemontesi all’interno della strategia industriale italiana.