Bonus Inps 2025: sconto contributivo per nuove imprese

Sofia Esposito

Agevolazioni per chi apre un’attività

Con la Legge di Bilancio 2025 è stata introdotta una misura pensata per favorire l’avvio di micro e piccole imprese. Chi avvia un’attività artigianale o commerciale entro il 31 dicembre 2025 potrà usufruire di una riduzione del 50% dei contributi previdenziali Ivs (Invalidità, vecchiaia e superstiti) per i primi 36 mesi di iscrizione alla gestione speciale. L’obiettivo è ridurre i costi fissi iniziali e rendere più sostenibile l’ingresso nel mondo del lavoro autonomo.

Soggetti che possono beneficiare dello sconto

L’agevolazione è destinata a chi si iscrive per la prima volta all’Inps come artigiano o commerciante nel corso del 2025. Rientrano tra i beneficiari:

  • titolari di imprese individuali o familiari, anche in regime forfettario,
  • soci di società di persone o di capitali, comprese le S.r.l.,
  • coadiuvanti e coadiutori familiari.

La riduzione vale per tre anni consecutivi a partire dalla data di inizio attività o dall’ingresso nella società. È indispensabile mantenere la regolarità contributiva: eventuali interruzioni possono determinare la perdita del diritto al beneficio.

Entità del risparmio previsto

In condizioni normali, l’aliquota Ivs corrisponde al 24% del reddito imponibile annuo, con un minimale calcolato su una base di circa 18.555 euro per il 2025. Grazie al bonus, il versamento sarà ridotto della metà. Per tre anni consecutivi, quindi, chi aderisce pagherà solo il 50% dei contributi dovuti, ottenendo un risparmio significativo.
Restano però interamente a carico il contributo di maternità pari a 7,44 euro annui e lo 0,48% per l’indennizzo di cessazione attività, previsto per i commercianti.

Regole di cumulabilità e limiti europei

Lo sconto contributivo non può essere sommato ad altre agevolazioni già esistenti. Non è quindi compatibile con la riduzione del 35% per i forfettari né con la riduzione del 50% riservata ai pensionati over 65. Chi ha già effettuato il versamento pieno potrà ottenere una compensazione sulle rate successive o, in alternativa, richiedere il rimborso.
La misura rientra inoltre nei regimi di aiuto europei “de minimis”, che fissano un tetto massimo di 300.000 euro nell’arco di tre anni. In caso di irregolarità, l’Inps procederà al recupero delle somme non versate, applicando le relative sanzioni.

Procedura per presentare la domanda

La richiesta deve essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso il Portale delle Agevolazioni Inps. Per l’accesso sono validi Spid, Cie o Cns. L’interessato dovrà autocertificare i requisiti previsti, mentre l’Inps effettuerà controlli successivi per confermare la regolarità. Se la domanda sarà approvata, il sistema autorizzerà direttamente l’applicazione della contribuzione ridotta del 50%.