Fondi pensione, le novità fiscali dal 2025

Giulia Conti

Nuove regole per la previdenza integrativa

In Italia il tema pensioni continua a rappresentare un punto critico, tra riforme frequenti, assegni ridotti e inflazione che incide sul potere d’acquisto. Per molti lavoratori la soluzione passa attraverso i fondi pensione complementari, strumenti pensati per affiancare la pensione pubblica con un capitale costruito nel tempo. A rendere questi strumenti particolarmente interessanti non sono solo le opportunità di rendimento, ma soprattutto il trattamento fiscale agevolato, che dal 2025 subirà alcuni aggiornamenti in grado di influire in modo significativo sulle scelte dei risparmiatori.

Vantaggi fiscali rispetto agli investimenti tradizionali

A differenza di azioni, obbligazioni e fondi comuni, i fondi pensione godono di una tassazione ridotta. I rendimenti sono soggetti a un’aliquota del 20%, che scende al 12,5% per la parte investita in titoli di Stato ed equivalenti. Questa differenza con il 26% applicato alla maggior parte degli altri strumenti finanziari produce un effetto importante sul lungo periodo, aumentando l’efficienza fiscale e favorendo l’accumulo di capitale a beneficio del futuro pensionistico.

Tfr: nodo centrale della scelta previdenziale

Un passaggio decisivo riguarda il destino del Trattamento di fine rapporto (Tfr). Se mantenuto in azienda, esso è tassato in base all’aliquota media dei redditi degli ultimi cinque anni, variabile tra il 23% e il 43%. Se invece viene destinato a un fondo pensione, l’aliquota scende al 15%, con una riduzione dello 0,30% per ogni anno di adesione oltre il quindicesimo, fino a un minimo del 9%. Su periodi di lungo termine questa differenza fiscale si traduce in un risparmio notevole, diventando uno degli incentivi principali all’adesione.

Contributi deducibili dal reddito

Altro vantaggio riguarda la deducibilità dei contributi. La legge permette di dedurre fino a 5.164,27 euro l’anno, includendo non solo i versamenti personali, ma anche quelli del datore di lavoro e quelli effettuati a favore dei familiari a carico. Questo beneficio comporta una riduzione dell’imponibile IRPEF e un risparmio che, a seconda degli scaglioni, può arrivare a 2.500 euro annui. I lavoratori con regime forfettario hanno un accesso più limitato a questa agevolazione, se non iscritti a casse previdenziali obbligatorie o titolari di altri redditi imponibili IRPEF.

Riscatto e anticipazioni: aliquote differenziate

Il momento del riscatto rappresenta una fase cruciale. In caso di liquidazione al pensionamento, l’aliquota parte dal 15% e può ridursi fino al 9% in base all’anzianità di adesione. Per motivi di salute la tassazione resta la stessa, mentre se si richiede un’anticipazione per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa, l’aliquota sale al 23%. La stessa percentuale si applica alle anticipazioni per altre esigenze personali, che possono arrivare fino al 30% del capitale maturato. Questo meccanismo garantisce flessibilità, pur mantenendo la finalità previdenziale come priorità.

Trasferimenti senza oneri fiscali

Un aspetto meno conosciuto, ma rilevante, riguarda la possibilità di trasferire la posizione individuale da un fondo pensione a un altro senza costi né interruzioni dell’anzianità maturata. Questo consente ai risparmiatori di spostarsi tra diversi operatori senza perdere i benefici fiscali già acquisiti, aumentando la concorrenza e migliorando la qualità dei servizi offerti sul mercato.

Una sfida generazionale

La previdenza integrativa non è una questione che riguarda solo chi è vicino all’età pensionabile. Per i giovani, caratterizzati da carriere discontinue, contratti precari e prospettive di pensioni pubbliche più basse, diventa fondamentale aderire a un fondo sin dall’inizio della vita lavorativa. L’adesione precoce consente di sfruttare al meglio i rendimenti composti e i vantaggi fiscali cumulati nel tempo. Eppure, in Italia solo circa un terzo dei lavoratori ha scelto questa strada, un dato che evidenzia un significativo ritardo culturale rispetto ad altri Paesi europei.