Fine della detrazione fissa ma non di tutti i benefici
Con la Legge di Bilancio 2025 è stato introdotto un cambiamento rilevante per le famiglie italiane: la detrazione fissa di 950 euro per i figli a carico è riconosciuta solo fino al compimento dei 30 anni, salvo il caso dei figli con disabilità, per i quali non esiste limite di età. Molti genitori hanno interpretato questa novità come la fine di ogni agevolazione, ma un chiarimento dell’Agenzia delle Entrate ha specificato che non tutte le detrazioni decadono automaticamente.
Il funzionamento del doppio binario fiscale
Il sistema attuale si muove su un doppio binario. Da una parte, la detrazione fissa viene meno dopo i 30 anni; dall’altra, rimane la possibilità di dedurre una serie di spese se il figlio è ancora considerato fiscalmente a carico. Per rientrare in questa condizione, il reddito annuo del figlio non deve superare i 2.840,51 euro se ha più di 24 anni, oppure i 4.000 euro se ha fino a 24 anni. In sostanza, quindi, il trentesimo compleanno segna solo la fine della quota fissa, senza eliminare i vantaggi legati alle spese sostenute.
Spese che restano detraibili dopo i 30 anni
I genitori con figli sopra i 30 anni ma con redditi bassi possono ancora usufruire di una detrazione pari al 19% per specifiche tipologie di spesa. Tra queste rientrano:
- Spese sanitarie, comprese visite mediche, interventi specialistici e acquisto di dispositivi medici;
- Spese di istruzione, che includono tasse universitarie, master e corsi post laurea, con un tetto massimo di 800 euro annui;
- Interessi sul mutuo della prima casa, qualora intestato al figlio ma sostenuto economicamente dal genitore.
Queste voci, previste dall’articolo 15 del Tuir, rimangono in vigore indipendentemente dal superamento dei 30 anni.
Adempimenti dei datori di lavoro
Sul piano pratico, i datori di lavoro devono interrompere l’applicazione automatica della detrazione fissa in busta paga dal mese in cui il figlio compie 30 anni. Tuttavia, se il figlio resta a carico, può continuare a essere inserito nella Certificazione Unica, permettendo al genitore di recuperare le detrazioni legate alle spese in sede di dichiarazione dei redditi. Ciò consente di mantenere un parziale vantaggio fiscale, seppur con modalità diverse rispetto al passato.
Regole per autonomi e professionisti
Per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, le regole del doppio binario si applicano con un meccanismo diverso. In assenza di un sostituto d’imposta che gestisca la detrazione in busta paga, tutte le agevolazioni devono essere richieste direttamente nella dichiarazione dei redditi. È quindi fondamentale conservare con attenzione la documentazione delle spese sostenute, al fine di poterle indicare correttamente e non perdere i benefici fiscali spettanti.