Mps stringe sui vertici, Grilli verso la presidenza

Giulia Conti

La definizione della lista dei candidati

Proseguono le manovre per completare la lista di Mps relativa al nuovo consiglio di amministrazione di Mediobanca. Il comitato nomine, riunitosi nelle ultime ore, sta lavorando per selezionare undici nomi, tra cui quelli destinati alla presidenza e alla guida operativa come amministratore delegato. La definizione definitiva è attesa entro giovedì, in vista della presentazione ufficiale della lista entro venerdì.

La candidatura di Vittorio Grilli

Tra le ipotesi emerse con più forza spicca quella di Vittorio Grilli, ex ministro dell’Economia e oggi manager di primo piano in Jp Morgan. La sua figura sarebbe destinata a una presidenza esecutiva, con un ruolo molto più operativo rispetto a quello ricoperto in passato da Renato Pagliaro, che aveva optato per una presenza meno marcata. L’eventuale nomina di Grilli comporterebbe un impegno economico significativo: la remunerazione prevista potrebbe aggirarsi intorno ai 4 milioni di euro annui. In alternativa resta il nome di Massimo Della Ragione, docente della Bocconi, che tuttavia andrebbe a ricoprire un incarico più limitato e meno operativo.

La corsa per l’amministratore delegato

Per la posizione di amministratore delegato non si prevede alcuna soluzione interna. L’obiettivo del gruppo è avere sin dall’inizio un nuovo chief executive officer già pienamente operativo. In prima linea resta Riccardo Mulone, attuale responsabile per l’Italia di Ubs, considerato il favorito per assumere l’incarico. Nelle ultime ore è circolato anche il nome di Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato di Anima Holding, mentre sembrano in calo le possibilità di Giorgio Cocini di Pimco.

Gli incontri operativi tra Siena e Milano

Il lavoro di selezione dei vertici si accompagna a un fitto calendario di incontri. L’attuale ad di Mps, Luigi Lovaglio, ha incontrato a Siena la prima linea di Mediobanca, composta da 18 manager, insieme ad altrettanti dirigenti del Montepaschi. La prossima settimana sarà la volta del gruppo senese recarsi a Milano, presso la sede di Mediobanca, per ricambiare la visita. Le scelte definitive saranno supportate dalla consulenza dell’head hunter Korn Ferry, incaricato di valutare e rafforzare il processo di individuazione dei candidati.

Le prospettive di Mediobanca sul mercato

Per quanto riguarda il futuro dell’istituto, si riducono le probabilità di un delisting da Piazza Affari. La soluzione che appare più praticabile è il mantenimento della quotazione con un successivo ripristino del flottante, sceso al di sotto del 15% dopo il successo dell’offerta pubblica di acquisto e scambio. Tale scelta garantirebbe la possibilità di raccogliere ulteriori capitali attraverso la cessione di azioni e, al tempo stesso, eviterebbe i costi aggiuntivi legati al riacquisto delle quote residue sul mercato. Inoltre, resterebbe intatto il marchio Mediobanca, considerato un asset strategico per la continuità e la valorizzazione del gruppo.