Le grandi firme dietro i nuovi vertici bancari
Nel pieno delle manovre per il rinnovo dei consigli di amministrazione di istituti come Mediobanca e Mps, le società di head hunting sono tornate protagoniste della scena finanziaria italiana. Nomi come Korn Ferry, Egon Zehnder e Spencer Stuart guidano il mercato della selezione dei top manager, lavorando in stretto contatto con comitati nomine e grandi azionisti.
La Korn Ferry, con la consulente Maurizia Villa, è attualmente impegnata nel supporto al comitato di Mps per la definizione della lista del nuovo board di Mediobanca. Non è la prima volta che la società californiana entra in partite decisive: nel 2022 aveva assistito Francesco Gaetano Caltagirone nella campagna per le Generali.
Parallelamente, Egon Zehnder mantiene un ruolo di riferimento per Intesa Sanpaolo, mentre Spencer Stuart collabora tradizionalmente con Unicredit.
Un settore in crescita costante
Secondo i dati dell’Osservatorio Assoconsult 2024, il comparto italiano dell’executive search ha superato i 6,6 miliardi di euro di fatturato, con una previsione di crescita dell’8% nel 2025. Il mercato si divide oggi tra le grandi multinazionali – con sedi a Milano e Roma – e una rete di boutique specializzate che lavorano in sinergia con famiglie industriali, fondi di private equity e istituzioni finanziarie.
L’espansione è trainata dalla complessità crescente del mondo corporate, dove la gestione dei talenti e la ricerca di figure con competenze specifiche rappresentano una leva strategica per la competitività aziendale.
I leader del mercato e i loro numeri
La classifica di HrLink fotografa un settore dominato da pochi grandi player. Spencer Stuart occupa il primo posto con 38 milioni di euro di ricavi e oltre 40 dipendenti in Italia. A guidare l’area Emea è Luigi Paro, manager di lunga esperienza industriale.
Segue Egon Zehnder, con un fatturato di 33 milioni di euro e 67 professionisti attivi nel Paese. L’azienda è oggi guidata a livello globale da Francesco Buquicchio, primo italiano a ricoprire l’incarico di ceo.
Sul gradino successivo si colloca Korn Ferry, con 21 milioni di euro di ricavi italiani, focalizzata sui settori bancario, fintech e digital banking.
Completano la top five l’italiana Key2People, con 16 milioni di euro di fatturato e oltre 35 dipendenti sotto la guida di Cristina Calabrese, e Russell Reynolds, che in Italia realizza 11,7 milioni di euro con Bruno Bolzan alla direzione.
Nuovi protagonisti e competenze emergenti
Il panorama dell’head hunting italiano si arricchisce di nuovi nomi e specializzazioni. Tra i più attivi c’è Heidrick & Struggles, con 11,6 milioni di euro di fatturato sotto la guida di Niccolò Calabresi, che coordina anche le operazioni per il Sud Europa. La società è fortemente impegnata nella selezione di profili legati alla trasformazione digitale e all’intelligenza artificiale, due ambiti sempre più richiesti nelle aziende di grandi dimensioni.
Cresce inoltre l’interesse verso ruoli come Chief Sustainability Officer e Chief AI Officer, figure destinate a guidare la transizione ecologica e l’adozione di tecnologie di nuova generazione.
Anche Eric Salmon & Partners si è ritagliata uno spazio significativo nel segmento dei piani di successione, rafforzando il proprio team con l’ingresso di Ilaria Bertizzolo, ex manager di Cdp e già presente nei board di Sace, Simest e Cdp Equity.
Relazioni, discrezione e governance
Ciò che rende queste società centrali nel mondo corporate è la loro capacità di combinare relazioni istituzionali solide, discrezione operativa e portata internazionale. Le ricerche di vertice seguono processi complessi, articolati in mappatura dei profili, colloqui approfonditi e negoziazioni riservate.
Oltre alla selezione, i grandi operatori offrono servizi di valutazione dei board, formazione dei dirigenti e piani di successione, diventando interlocutori chiave anche per gli investitori istituzionali e i fondi di private equity.
Nel contesto di un’economia in continua trasformazione, dove le emergenze si alternano alla gestione ordinaria, la figura del manager giusto nel posto giusto si conferma decisiva per il successo di ogni organizzazione.