La sfida delle fintech e il modello Revolut
Il mondo bancario italiano si trova davanti a una sfida cruciale. L’avanzata delle fintech e delle banche digitali come Revolut ha messo in discussione il ruolo degli istituti tradizionali e la loro capacità di adattarsi alle nuove esigenze del mercato.
Revolut, con 4 milioni di clienti in Italia, si colloca già tra le prime cinque banche del Paese per numero di utenti, un risultato straordinario per un operatore privo di filiali fisiche. Tuttavia, il dato non riflette la potenza patrimoniale delle banche tradizionali, ma segnala chiaramente un cambiamento di percezione e di comportamento da parte dei clienti.
Secondo Leonardo Bassilichi, presidente e amministratore delegato di Base Digitale, le banche tradizionali devono evitare di imitare il modello delle challenger bank e concentrarsi invece sul proprio punto di forza: la relazione personale con i clienti e la conoscenza diretta del territorio.
Filiali in calo ma ancora indispensabili
La trasformazione digitale e la necessità di ridurre i costi hanno spinto negli ultimi anni alla chiusura di centinaia di sportelli. Nel 2024, secondo i dati della Fabi, il numero delle filiali bancarie italiane è sceso per la prima volta sotto le 20.000 unità, attestandosi a 19.655.
Nonostante il calo, la riduzione appare in rallentamento: nel 2023 erano stati chiusi 825 sportelli, contro i 505 del 2024, un segnale che lascia intravedere una possibile stabilizzazione.
Molti istituti stanno infatti rivalutando la funzione delle filiali non come costi da tagliare, ma come presidi strategici per mantenere il contatto con clienti, imprese e comunità locali. La filiale può tornare a essere un centro di consulenza e relazione, complementare ai canali digitali.
L’intelligenza artificiale come alleato
Il futuro delle banche di prossimità passa inevitabilmente dall’integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi operativi. Le tecnologie basate su algoritmi consentono di analizzare i dati dei clienti e suggerire ai consulenti soluzioni personalizzate.
Un sistema di check-in intelligente all’ingresso in filiale potrebbe, ad esempio, fornire informazioni in tempo reale sulle esigenze finanziarie del cliente, permettendo al consulente di impostare un colloquio più mirato.
In questo modo la banca valorizzerebbe la componente umana – empatia, competenza e conoscenza del territorio – amplificata dal supporto tecnologico. L’obiettivo non è sostituire le persone con i sistemi, ma usare la tecnologia per aumentare la qualità della consulenza.
Il ruolo di Base Digitale e gli investimenti nel settore IT
La transizione digitale richiede investimenti massicci nelle infrastrutture informatiche. Base Digitale, società controllata da Sesa, con 3,3 miliardi di ricavi e oltre 6.500 dipendenti, fornisce servizi IT e soluzioni software alle principali banche e operatori finanziari italiani.
Dalla gestione dei bonifici e del trading alla sicurezza dei dati, Base Digitale rappresenta per molti istituti un punto di riferimento tecnologico esterno, soprattutto per le banche di medie dimensioni che non dispongono di divisioni interne specializzate.
L’obiettivo è creare sistemi flessibili e automatizzati per semplificare le operazioni ripetitive, lasciando spazio a una consulenza a maggior valore aggiunto.
Verso una nuova relazione banca-cliente
Per rimanere competitive, le banche devono ridefinire il proprio modello di servizio. Secondo gli esperti, la strategia vincente si basa su quattro pilastri fondamentali:
- Coinvolgere maggiormente i clienti, costruendo relazioni di fiducia durature;
- Personalizzare i servizi in base ai bisogni specifici di ciascun utente;
- Automatizzare le attività a basso valore aggiunto per liberare risorse;
- Utilizzare le nuove tecnologie per potenziare l’intuizione e la sensibilità dei consulenti.
In un’epoca in cui la rapidità delle operazioni online è un requisito imprescindibile, la differenza competitiva delle banche tradizionali può risiedere nella loro capacità di offrire esperienze umane e personalizzate, sostenute dall’innovazione tecnologica. Solo così potranno riconquistare centralità e mantenere viva la loro presenza sul territorio.