Bancomat nel mirino: cresce l’allarme per le truffe fisiche

Giulia Conti

Tecnologie sofisticate e colpi silenziosi

Negli ultimi mesi si registra un netto aumento dei casi di manomissione degli sportelli Bancomat in diverse città italiane. I criminali abbandonano sempre più le truffe digitali per tornare a colpire nel mondo reale, sfruttando dispositivi tecnologici avanzati e tecniche ingegnose. Secondo i dati forniti dalle associazioni bancarie, le segnalazioni di frodi legate agli ATM sono cresciute di oltre 20% rispetto all’anno precedente, con un impatto economico che coinvolge sia i clienti che gli istituti di credito.

I truffatori agiscono spesso nelle ore notturne, installando micro-lettori di carte e telecamere invisibili in grado di registrare i codici PIN digitati dagli utenti. In altri casi, impiegano sistemi di card trapping, ovvero meccanismi che trattengono la carta all’interno dello sportello, consentendo al malintenzionato di recuperarla subito dopo la partenza del cliente. Il tutto avviene in pochi secondi, senza lasciare tracce evidenti.

Come operano le bande specializzate

Dietro questi episodi si nascondono vere e proprie reti criminali organizzate, spesso con ramificazioni internazionali. Gli investigatori hanno individuato collegamenti tra gruppi attivi in Europa dell’Est e episodi avvenuti in Italia, soprattutto nelle aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli. Le operazioni di sorveglianza delle forze dell’ordine hanno evidenziato che i dispositivi di clonazione vengono montati e rimossi rapidamente, riducendo i tempi di esposizione e aumentando la difficoltà di individuazione.

Gli strumenti più comuni includono skimmer miniaturizzati, capaci di copiare i dati magnetici della carta, e microcamere HD nascoste nelle cornici dello sportello. Alcuni sistemi più evoluti comunicano via Bluetooth con i telefoni dei truffatori, che ricevono in tempo reale le informazioni registrate. Un singolo apparecchio può costare poche centinaia di euro, ma consente di sottrarre migliaia di euro in poche ore.

Prevenzione e sicurezza per i clienti

La prevenzione rimane l’arma più efficace contro questo tipo di frodi. Gli esperti di sicurezza bancaria raccomandano di controllare attentamente lo sportello prima di ogni prelievo, verificando se vi siano componenti anomale, graffi o parti mobili sospette. È buona norma coprire la tastiera durante la digitazione del codice e prediligere gli sportelli interni alle filiali o situati in zone ben illuminate e videosorvegliate.

Un’altra misura utile è l’attivazione delle notifiche istantanee tramite app o SMS, che avvisano l’utente di ogni transazione. In caso di movimenti sospetti, è possibile bloccare immediatamente la carta e ridurre i danni economici. L’utilizzo di custodie anti-RFID aiuta inoltre a proteggere le carte contactless da letture indesiderate in luoghi affollati.

La risposta delle banche e le nuove tecnologie

Gli istituti bancari stanno investendo ingenti risorse per potenziare la sicurezza dei propri sportelli automatici. Le nuove generazioni di ATM intelligenti integrano sistemi di rilevamento biometrico, lettori di impronte e sensori anti-manomissione che bloccano il dispositivo in caso di interventi non autorizzati. Alcune banche hanno introdotto software capaci di segnalare automaticamente anomalie nel comportamento delle macchine, come aperture ripetute o tentativi di accesso non conformi.

Anche la collaborazione con le forze di polizia postale è aumentata: campagne di sensibilizzazione e corsi informativi vengono regolarmente promossi per formare sia gli operatori bancari sia i cittadini. L’obiettivo è ridurre il divario informativo e rendere ogni utente un elemento attivo nella catena della sicurezza.

Cosa fare in caso di frode

Chi scopre di essere vittima di una truffa deve agire con estrema rapidità. Il primo passo è bloccare la carta tramite il numero verde dell’istituto bancario o mediante l’app ufficiale. Successivamente è necessario sporgere denuncia alle autorità competenti e segnalare l’accaduto alla propria banca. La tempestività è fondamentale: in base alla normativa vigente, il cliente può ottenere il rimborso delle somme sottratte se la segnalazione avviene entro termini ragionevoli e non vi è stata negligenza.In caso di contestazioni, è possibile rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF), organismo indipendente che offre una procedura gratuita e imparziale per risolvere le controversie tra utenti e banche. Questo sistema ha permesso, negli ultimi anni, di recuperare cifre significative e di rafforzare la fiducia dei cittadini nel circuito bancario italiano.