Social Card 2026: requisiti e novità principali

Lorenzo Bianchi

Una misura di sostegno confermata dal Governo

Il Governo ha confermato anche per il 2026 la Social Card “Dedicata a te”, un aiuto economico pensato per sostenere le famiglie italiane a basso reddito. L’iniziativa, nata per contrastare l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, prevede un contributo una tantum di 500 euro destinato ai nuclei familiari con un ISEE fino a 15.000 euro.
L’obiettivo resta quello di garantire un supporto concreto alle famiglie più fragili, in un contesto economico ancora segnato da inflazione e rincari alimentari. La misura, finanziata attraverso il Fondo Alimentare nazionale, rappresenta una continuità con le politiche sociali già attuate nel biennio precedente.

Chi ha diritto alla carta

Possono accedere alla Social Card i nuclei familiari con redditi bassi, purché non beneficino di altre forme di sostegno pubblico come l’Assegno di Inclusione o il Reddito di Cittadinanza.
Il beneficio è assegnato automaticamente, senza necessità di presentare domanda. L’Inps elabora le liste dei beneficiari sulla base delle dichiarazioni ISEE aggiornate e le trasmette ai Comuni, che hanno il compito di avvisare i cittadini aventi diritto.
Tra i criteri di priorità figurano la presenza di minori nel nucleo familiare e l’assenza di altri sussidi economici. La distribuzione avviene tramite Poste Italiane, che fornisce la carta prepagata e gestisce la fase operativa della consegna.

Come funziona la carta e cosa si può acquistare

La Social Card è una PostePay prepagata, utilizzabile esclusivamente per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità. L’importo accreditato – pari a 500 euro una tantum per nucleo – non può essere speso per prodotti non alimentari o bevande alcoliche.
Tra i beni ammessi rientrano carne, pesce, uova, latte, pane, pasta, riso, olio, frutta, verdura, legumi, zucchero, miele, caffè, tè e acqua minerale. Gli esercizi convenzionati con il programma garantiranno inoltre ulteriori sconti dedicati ai possessori della carta.

L’attivazione deve avvenire entro il 16 dicembre 2025, pena la decadenza del diritto al contributo. La data di distribuzione delle carte è prevista tra settembre e ottobre, come già accaduto negli anni precedenti. L’intervento statale sarà sostenuto da una dotazione aggiuntiva di 500 milioni di euro, destinata ad ampliare la platea dei beneficiari e coprire i costi della misura.

Validità delle carte già emesse

Le carte rilasciate negli anni passati restano valide anche per il 2026, a condizione che i titolari continuino a rientrare nei requisiti stabiliti. In caso di smarrimento o danneggiamento, sarà possibile richiederne la sostituzione presso gli uffici postali indicati dal Comune.
Le nuove carte saranno assegnate prioritariamente ai nuclei non ancora beneficiari, mentre per chi ha già usufruito della misura sarà effettuato un controllo automatico dell’ISEE per confermare l’idoneità.

L’introduzione di controlli più rigorosi mira a evitare duplicazioni o irregolarità, garantendo che le risorse vengano distribuite equamente e in modo trasparente.

Un aiuto contro il caro vita

Sebbene la Social Card non risolva in modo strutturale i problemi legati al caro vita, rappresenta un sostegno immediato per le famiglie più esposte.
Secondo le stime, nel 2025 circa 1,3 milioni di nuclei familiari hanno beneficiato della misura, con un impatto diretto sul potere d’acquisto e sulla capacità di spesa per i beni di consumo essenziali.

La proroga al 2026 conferma la volontà del Governo di mantenere un presidio sociale minimo a favore delle fasce deboli della popolazione, in attesa di riforme più ampie nel campo delle politiche di inclusione e welfare.

Il successo dell’iniziativa dipenderà anche dalla collaborazione tra Inps, Comuni e Poste Italiane, fondamentali per garantire la tempestiva erogazione dei fondi e la corretta informazione ai cittadini aventi diritto.