Risultato netto oltre le attese degli analisti
Nel terzo trimestre del 2025, Unicredit ha registrato un utile netto di 2,6 miliardi di euro, in aumento del 4,7% su base annua, superando le previsioni di mercato fissate a 2,44 miliardi. Nei primi nove mesi dell’anno, l’utile cumulato ha raggiunto 8,7 miliardi di euro, con una crescita del 12,9% rispetto al 2024.
I ricavi totali si attestano a 6,1 miliardi di euro, in aumento dell’1,2%, mentre il rendimento sul patrimonio netto tangibile (ROTE) tocca il 19,1%, segnale della forte redditività dell’istituto guidato da Andrea Orcel.
Margine di interesse in calo, ma solidità operativa
Il margine di interesse ha registrato una contrazione, attestandosi a 3,4 miliardi di euro, con un calo del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 5,4% su base annua. La flessione riflette l’effetto della riduzione dei tassi di interesse, prevista dagli analisti, e una normalizzazione del contesto creditizio.
In controtendenza, le commissioni bancarie e i proventi assicurativi mostrano una tenuta significativa, con una crescita dello 0,3% trimestre su trimestre e del 7,6% rispetto all’anno scorso, grazie alle entrate derivanti dai servizi di investimento e dalla gestione patrimoniale.
Rafforzamento patrimoniale e indicatori di stabilità
Sul fronte patrimoniale, Unicredit mantiene livelli di capitale ben superiori agli standard regolamentari. Il CET1 ratio si è confermato al 14,8%, pur dopo l’impatto di 117 punti base legato al consolidamento della partecipazione del 26% in Commerzbank.
Il dato rimane nettamente sopra l’obiettivo gestionale compreso tra 12,5% e 13%, confermando la solidità patrimoniale del gruppo e la capacità di sostenere le future distribuzioni di capitale senza compromettere la stabilità finanziaria.
Guidance confermata e obiettivi di lungo periodo
La banca ha ribadito tutte le proprie previsioni per il 2025, con un utile netto atteso di circa 10,5 miliardi di euro e prospettive di ulteriore miglioramento nel medio termine.
Per il 2027, Unicredit stima un utile superiore agli 11 miliardi di euro e un ROTE oltre il 20%, a conferma di una strategia improntata alla crescita sostenibile.
La distribuzione complessiva agli azionisti per l’anno in corso rimane pari o superiore a 9,5 miliardi di euro, con almeno 4,75 miliardi sotto forma di dividendi cash, mentre il resto sarà destinato a riacquisti di azioni proprie.
Cedola anticipata e remunerazione degli azionisti
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la distribuzione di un acconto dividendo sui risultati del 2025 per un totale di 2,2 miliardi di euro, equivalenti a 1,4282 euro per azione.
La data di stacco cedola è fissata per il 24 novembre 2025, con pagamento il 26 novembre. Questa decisione consolida la politica di remunerazione costante e generosa nei confronti degli azionisti, confermando la fiducia del management nella solidità dei risultati e nella continuità della strategia industriale.
