Risultati record per il gruppo guidato da Andrea Guerra
Prosegue il momento positivo per il Gruppo Prada, che ha registrato nei primi nove mesi del 2025 ricavi per 4,07 miliardi di euro, in aumento del 9% su base annua. Si tratta del tredicesimo trimestre consecutivo di crescita, confermando la solidità della maison guidata da Andrea Guerra.
A spingere i risultati è soprattutto il marchio Miu Miu, protagonista di un incremento del 41% nelle vendite al dettaglio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le vendite retail complessive del gruppo hanno raggiunto 3,6 miliardi di euro, segnando un progresso del 9% nonostante un leggero rallentamento del marchio Prada, che nel terzo trimestre ha registrato un calo dell’1%.
La diversificazione geografica e la capacità di adattarsi rapidamente alle nuove tendenze di consumo continuano a rappresentare i punti di forza del gruppo, che consolida la propria posizione tra i leader del lusso internazionale.
Miu Miu conquista il mercato globale
Il successo di Miu Miu si conferma come uno dei fenomeni più rilevanti del comparto moda nel 2025. Il marchio, nato come espressione più giovane e sperimentale della maison Prada, ha saputo imporsi grazie a un’immagine dinamica, collezioni iconiche e strategie digitali mirate.
L’aumento delle vendite del 41% su base annua testimonia l’efficacia della nuova direzione creativa, capace di dialogare con un pubblico internazionale sempre più attento a estetica, inclusività e sostenibilità. Il contributo di Miu Miu al risultato complessivo del gruppo è stato determinante, compensando la moderata contrazione del marchio principale e rafforzando la crescita organica.
In prospettiva, l’azienda punta a mantenere un equilibrio tra esclusività del prodotto e espansione selettiva, consolidando la presenza nei principali mercati europei e asiatici.
Strategia e prospettive per i prossimi mesi
Nel commentare i risultati, Andrea Guerra ha evidenziato come la flessibilità operativa e la rapidità decisionale siano elementi fondamentali per affrontare un contesto economico ancora complesso. In particolare, l’attenzione del gruppo resta concentrata sulla ripresa del mercato cinese, che mostra segnali di miglioramento dopo un periodo di rallentamento.
Le prospettive restano prudentemente ottimistiche: pur non prevedendo un ritorno ai tassi di crescita eccezionali del passato, Prada intende continuare a investire in innovazione di prodotto, esperienza digitale e espansione internazionale. Tra le operazioni strategiche all’orizzonte figura anche la possibile acquisizione di Versace, che secondo indiscrezioni potrebbe essere finalizzata entro poche settimane.
Zegna in ripresa dopo mesi di rallentamento
Anche per il gruppo Zegna arrivano segnali incoraggianti. Dopo un inizio d’anno complesso, i ricavi dei primi nove mesi del 2025 si attestano a 1,32 miliardi di euro, con una contrazione del 2,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, il terzo trimestre ha mostrato un’inversione di tendenza, con fatturato in crescita del 3,6% su base annua, pari a 398,2 milioni di euro.
Il presidente e amministratore delegato Ermenegildo Zegna si è detto fiducioso circa il raggiungimento degli obiettivi a medio termine, puntando su una maggiore integrazione tra le linee di abbigliamento e una politica di espansione controllata nei mercati di alto potenziale.
La ripresa del brand evidenzia il successo delle recenti strategie di posizionamento nel segmento premium, con particolare attenzione alla qualità artigianale e alla filiera sostenibile.
Ferragamo rallenta ma mostra segnali di stabilizzazione
Più complessa la situazione per Salvatore Ferragamo, che nei primi nove mesi del 2025 ha totalizzato ricavi per 695 milioni di euro, in calo del 6,6% rispetto ai 744 milioni registrati nello stesso periodo dell’anno precedente.
Nonostante la flessione, il terzo trimestre ha evidenziato una leggera accelerazione, con un fatturato di 221 milioni di euro, in miglioramento rispetto al -9,5% del trimestre precedente. La crescita a doppia cifra negli Stati Uniti ha in parte compensato le difficoltà del mercato asiatico, ancora penalizzato da una domanda in rallentamento.
Ferragamo sta investendo in una nuova strategia di rilancio orientata al ringiovanimento del brand, al potenziamento dell’e-commerce e al rinnovamento delle boutique, con l’obiettivo di recuperare competitività nei prossimi esercizi.
Un settore del lusso in trasformazione
Le trimestrali di Prada, Zegna e Ferragamo confermano che il lusso europeo si trova in una fase di trasformazione strutturale. Mentre alcuni marchi puntano sull’espansione giovanile e digitale, altri cercano di rafforzare il legame con l’artigianato tradizionale e la clientela storica.
Il mercato globale, pur segnato da incertezze geopolitiche e cambiamenti nei consumi, continua a premiare i gruppi capaci di innovare senza tradire la propria identità. In questo contesto, Prada emerge come modello di resilienza e leadership, grazie alla combinazione di creatività, visione strategica e disciplina finanziaria.
