Sicurezza sul lavoro, arriva il decreto del governo

Matteo Romano

Un piano da 900 milioni per prevenzione e tutela

Il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il nuovo decreto legge sulla sicurezza sul lavoro, un pacchetto di misure che mira a potenziare la protezione dei lavoratori, la trasparenza nei cantieri e la formazione dei giovani inseriti nei percorsi professionali. Il provvedimento, presentato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, prevede risorse annuali per circa 900 milioni di euro, a conferma della volontà del governo di trasformare la sicurezza in un investimento strutturale e non in un mero adempimento normativo.

Il decreto introduce strumenti innovativi, tra cui un badge digitale di cantiere, nuove regole assicurative per studenti e lavoratori e un rafforzamento del ruolo dell’Inail nella promozione della cultura della prevenzione.

Il badge digitale di cantiere diventa obbligatorio

La principale novità del decreto è rappresentata dall’introduzione del badge digitale di cantiere, una tessera personale dotata di codice univoco anticontraffazione, che sarà obbligatoria per tutti i lavoratori impiegati in appalti e subappalti.

Lo strumento consentirà di monitorare in tempo reale la presenza dei lavoratori nei cantieri, migliorando la tracciabilità della manodopera e riducendo il rischio di lavoro irregolare o sommerso. Allo stesso tempo, contribuirà a contrastare infiltrazioni illecite nel settore degli appalti pubblici, garantendo una maggiore trasparenza dei flussi occupazionali.

Il badge digitale si inserisce in un progetto più ampio di digitalizzazione dei controlli e di coordinamento tra istituzioni, imprese e organi ispettivi, con l’obiettivo di creare un sistema integrato di sicurezza e monitoraggio.

Formazione e protezione per studenti in alternanza

Un altro punto chiave del provvedimento riguarda la sicurezza degli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. Il decreto estende la copertura assicurativa Inail anche agli incidenti che possono verificarsi durante il tragitto tra la casa e il luogo di formazione, ampliando la tutela in modo significativo.

Inoltre, viene stabilito che le convenzioni tra scuole e aziende non potranno più includere attività classificate come ad alto rischio, garantendo così un ambiente più sicuro per i giovani coinvolti nei tirocini. La misura risponde all’esigenza di ridurre gli incidenti che negli ultimi anni hanno sollevato l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni.

Le nuove norme puntano anche a coinvolgere le imprese in un percorso di responsabilità condivisa, incentivando standard di sicurezza più rigorosi e protocolli formativi uniformi sul territorio nazionale.

L’Inail al centro della cultura della prevenzione

Il decreto attribuisce all’Inail (Istituto Nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro) un ruolo rafforzato, con il compito di promuovere campagne di sensibilizzazione e programmi educativi dedicati alla sicurezza. Tali iniziative saranno integrate nei percorsi scolastici e civici, con l’obiettivo di diffondere sin dall’età giovanile una mentalità preventiva e consapevole del rischio.

Il piano prevede anche collaborazioni con enti locali e associazioni di categoria per finanziare progetti formativi e innovativi in materia di salute e sicurezza. Si punta così a creare un circuito virtuoso tra istituzioni, imprese e cittadini, capace di ridurre il numero degli infortuni e di consolidare la cultura della sicurezza come elemento essenziale della vita lavorativa.

Incentivi per docenti e personale delle isole minori

Parallelamente al decreto principale, il governo ha approvato un disegno di legge complementare dedicato alla valorizzazione del personale scolastico che presta servizio nelle isole minori. Il provvedimento riconosce punteggi aggiuntivi nelle graduatorie provinciali per le supplenze, al fine di incentivare la permanenza dei docenti in territori spesso penalizzati da isolamento geografico e carenza di risorse.

L’iniziativa mira a migliorare la continuità didattica e a sostenere la qualità dell’offerta educativa nelle aree più difficili, rafforzando il legame tra politiche di istruzione e coesione territoriale.

La misura rientra nella strategia complessiva del governo per ridurre le disuguaglianze territoriali e valorizzare il ruolo del personale educativo, contribuendo alla stabilità del sistema scolastico nazionale.

Un impegno strutturale per la sicurezza e la legalità

L’intero pacchetto normativo rappresenta un passo concreto verso una riforma strutturale della sicurezza sul lavoro. Le nuove regole intendono ridurre gli incidenti, potenziare i controlli e introdurre una gestione più trasparente dei rapporti professionali.

Con un investimento complessivo di 900 milioni di euro l’anno, il governo punta a rendere la sicurezza un pilastro del sistema produttivo nazionale, integrando tecnologie digitali e responsabilità sociale. Le misure adottate si propongono non solo di rafforzare le tutele immediate, ma anche di costruire una cultura della prevenzione duratura, capace di incidere nel lungo periodo su comportamenti, processi e mentalità collettiva.

In questo modo, il decreto coniuga innovazione, legalità e tutela del lavoro, offrendo un modello di governance che unisce crescita economica e protezione della persona.