Una mensilità di fine anno con importi maggiorati
Il mese di dicembre 2025 porterà un aumento significativo negli assegni per molti pensionati italiani.
Oltre alla tradizionale tredicesima, una parte dei beneficiari riceverà anche un’integrazione aggiuntiva erogata dall’Inps, destinata ai trattamenti più bassi.
Si tratta del cosiddetto bonus di fine anno, una misura introdotta originariamente per sostenere i redditi più fragili in un periodo dell’anno caratterizzato da maggiori spese familiari.
L’erogazione avverrà in modo automatico, purché le informazioni reddituali risultino aggiornate e compatibili con i requisiti previsti.
Importo e caratteristiche dell’integrazione
Il bonus consiste in una somma pari a 154,94 euro, accreditata insieme all’assegno mensile di dicembre.
Questo importo non è destinato a tutti i pensionati: viene infatti riconosciuto solo a coloro che percepiscono una pensione o più trattamenti il cui valore complessivo non supera il trattamento minimo annuale previsto dalla normativa.
La misura si rivolge in particolare a chi dispone di redditi molto contenuti, poiché l’importo aggiuntivo ha lo scopo di rafforzare la tutela economica delle fasce più deboli.
Prestazioni che danno diritto al beneficio
Il bonus non è cumulabile con tutte le categorie di trattamenti previdenziali.
Restano esclusi, tra gli altri, gli assegni assistenziali, le pensioni e assegni sociali, le prestazioni per invalidità civile, le pensioni dei dipendenti del settore creditizio e quelle dei dirigenti d’azienda.
Sono inoltre esclusi strumenti che non rientrano nella pensione ordinaria, come isopensioni, assegni di esodo, rendite facoltative e altre forme previdenziali a carattere particolare.
Il beneficio è invece applicabile ai trattamenti pensionistici standard, soggetti ai criteri reddituali fissati dall’Inps.
Requisiti di reddito per l’erogazione
La somma piena di 154,94 euro spetta ai pensionati con un reddito annuo da pensione pari o inferiore a 7.936,87 euro.
Per chi percepisce un trattamento compreso tra 7.781,93 euro e la soglia massima prevista, l’Inps calcola un’integrazione parziale utile a raggiungere il limite stabilito.
Oltre al reddito da pensione, vengono valutati altri parametri:
- per i pensionati non coniugati, il reddito complessivo non deve superare 11.672,9 euro;
- per i pensionati coniugati, la soglia sale a 23.345,79 euro considerando il totale familiare.
Il rispetto simultaneo di tutti i requisiti è indispensabile per ottenere l’importo aggiuntivo.
Modalità di pagamento e controlli dell’Inps
L’integrazione viene attribuita senza presentare alcuna domanda.
L’Inps elabora automaticamente i pagamenti sulla base delle informazioni contenute nelle proprie banche dati, verificando che i redditi dichiarati e i contributi risultino corretti e aggiornati.
Chi è in regola con i requisiti vedrà accreditato il bonus direttamente nel cedolino di dicembre, insieme alla tredicesima, ricevendo così un assegno complessivo più consistente.
Questo sistema consente di velocizzare l’erogazione e garantisce che il supporto economico raggiunga tempestivamente i pensionati che ne hanno maggiore necessità.
