Crescita dell’impiego oltre 24 milioni di lavoratori
I dati diffusi dall’Istat per il mese di ottobre mostrano un mercato del lavoro in forte espansione. Il tasso di occupazione raggiunge il 62,7%, il valore più elevato dall’avvio delle attuali rilevazioni nel 2004. In termini assoluti, gli occupati toccano quota 24 milioni 208 mila, confermando un livello di partecipazione al lavoro mai raggiunto nelle serie storiche recenti. Questo risultato evidenzia un’economia che, nonostante le incertezze internazionali, continua a generare opportunità occupazionali.
Impulso politico ed economico per l’esecutivo
Il miglioramento del mercato del lavoro offre all’esecutivo un segnale particolarmente significativo. Un numero crescente di persone impiegate rappresenta un indicatore di fiducia per famiglie e imprese e rafforza la narrativa di un governo che punta sulla stabilità sociale, sulla crescita produttiva e su un sistema economico più solido.
L’aumento dell’occupazione diventa così un elemento centrale nella strategia di rafforzamento della competitività nazionale, sostenuta da interventi mirati a favorire investimenti, semplificazioni operative e ampliamento della base produttiva.
Prezzi alla produzione: rallentano le tensioni inflazionistiche
Parallelamente ai dati sull’occupazione, l’Istat pubblica anche gli aggiornamenti relativi ai prezzi alla produzione dell’industria. Nel mese di ottobre si osserva una diminuzione dello 0,2% su base mensile e una crescita molto contenuta dello 0,1% su base annua, in calo rispetto al precedente +1,1%.
Il raffreddamento dei listini è largamente attribuibile alla riduzione dei costi dell’energia, componente che negli ultimi anni aveva inciso in modo rilevante sulla struttura dei prezzi. Al netto dell’energia, i valori mostrano un lieve incremento mensile (+0,1%) e un aumento tendenziale dello 0,7%, confermando un quadro in cui l’industria continua a trasferire ai listini solo variazioni moderate.
Costruzioni: segnali di stabilizzazione dei costi
Anche nel settore delle costruzioni la dinamica dei prezzi mostra un rallentamento. Per gli edifici residenziali e non residenziali i valori alla produzione calano dello 0,2% su base mensile e aumentano dell’1,6% su base annua, meno del +1,9% registrato a settembre.
Per strade e ferrovie, comparti strategici per le infrastrutture nazionali, i prezzi diminuiscono dello 0,1% sul mese e crescono dello 0,4% su base annua, in decelerazione rispetto al precedente +0,6%. Questo andamento rappresenta un fattore positivo per la realizzazione di opere pubbliche e private, contribuendo a una maggiore prevedibilità dei costi e alla sostenibilità degli investimenti.
Industria manifatturiera: comparti in espansione
Nel settore manifatturiero alcune filiere mostrano incrementi significativi. Sul mercato interno si distinguono i prodotti farmaceutici (+2,4%), la metallurgia e la produzione di articoli in metallo (+1,8%), insieme a una crescita omogenea nelle altre industrie manifatturiere, comprese la riparazione e l’installazione di apparecchiature.
Sui mercati esteri, l’area euro registra una crescita marcata nel comparto dei mezzi di trasporto (+5,0%) e nelle industrie alimentari, bevande e tabacco (+4,2%). Nell’area non euro, l’aumento più evidente riguarda ancora le altre industrie manifatturiere (+4,8%). Queste dinamiche indicano una struttura produttiva che resta competitiva e vivace, con settori orientati all’export particolarmente performanti.
Energia e mercato interno: cali marcati nei prodotti petroliferi
In direzione opposta si muovono i prodotti petroliferi raffinati, che registrano cali su tutti i mercati: -3,1% in Italia, -9,3% nell’area euro e -7,9% al di fuori dell’Europa.
Sul mercato interno, inoltre, diminuiscono i prezzi della fornitura di energia elettrica e gas, che tornano in territorio negativo su base annua (-1,0%) dopo quasi un anno di variazioni positive. Il dato si inserisce in un contesto di progressiva normalizzazione dei costi energetici, elemento che sostiene la competitività delle imprese e contribuisce a tutelare il potere d’acquisto delle famiglie.
