Un traguardo storico a Wall Street
Per la prima volta nella sua storia, Alphabet ha raggiunto una capitalizzazione superiore ai 3.000 miliardi di dollari, entrando nel ristretto club che comprende già Apple, Microsoft e Nvidia. Il titolo ha registrato un rialzo del 4,4%, sostenuto da una combinazione di solidi risultati finanziari e da un verdetto giudiziario favorevole che ha rassicurato gli investitori.
Il verdetto antitrust e le implicazioni
La decisione del giudice federale Amit Mehta ha avuto un ruolo determinante nell’impennata del titolo. La sentenza non ha imposto lo smembramento delle attività principali di Google: né il browser Chrome né il sistema operativo Android dovranno essere ceduti. Le misure correttive si limitano invece al divieto di accordi di esclusiva con i partner hardware e all’obbligo di condividere una parte dei dati di ricerca con concorrenti. Questa soluzione, considerata meno drastica rispetto alle attese, ha ridotto i timori di una frammentazione dell’ecosistema di Mountain View, pur aprendo margini di crescita per player rivali nel settore dell’intelligenza artificiale applicata al search.
La crescita del business nel cloud e nell’AI
Sul fronte operativo, Alphabet continua a espandersi grazie al cloud e alle tecnologie di intelligenza artificiale. L’adozione dei chip proprietari e lo sviluppo dei modelli Gemini AI hanno rafforzato la competitività della società, incrementando la domanda di servizi avanzati e consolidando la posizione del gruppo come leader nel settore. I ricavi in queste aree hanno superato le aspettative del mercato, contribuendo a consolidare il rally del titolo a Wall Street.
Reazioni degli analisti e prospettive del titolo
Gli analisti hanno accolto positivamente la sentenza e i risultati, rivedendo al rialzo i target price delle azioni, con stime che raggiungono i 300 dollari per azione. Alcuni osservatori hanno tuttavia segnalato che il titolo si trova in una fase di ipercomprato, con il rischio di correzioni a breve termine. Resta inoltre aperta la questione giudiziaria: il Dipartimento di Giustizia ha annunciato appello, e il contenzioso potrebbe protrarsi fino al 2027, introducendo elementi di incertezza per gli anni a venire.
La sfida competitiva nel settore tecnologico
L’ingresso nel club dei “trilioni” consolida Alphabet come uno dei protagonisti assoluti del panorama tecnologico mondiale. Tuttavia, il nuovo obbligo di condivisione dei dati potrebbe offrire vantaggi a concorrenti come Microsoft, OpenAI e numerose start-up emergenti. La competizione nel campo dell’AI generativa e dei servizi digitali resta quindi intensa. Per gli investitori, il fattore decisivo è stata la garanzia che il nucleo centrale dell’azienda non verrà smantellato, elemento che ha spinto il rally di settembre e rafforzato la fiducia sulla solidità a lungo termine del gruppo.