Mercato europeo in calo e nuove strategie industriali
Il settore automobilistico europeo sta attraversando una fase complessa, con una riduzione delle vendite stimata del 2% nel 2025 rispetto all’anno precedente. In Italia, il calo previsto è ancora più marcato, pari al 3%. Secondo l’ultimo aggiornamento del Global Automotive Outlook 2025 di AlixPartners, l’unico elemento che potrebbe sostenere la produzione nel continente è la crescente presenza dei costruttori cinesi, sempre più interessati a stabilimenti e joint venture in Europa.
Investimenti e stabilimenti dei gruppi cinesi
Diverse aziende hanno già pianificato insediamenti produttivi. Byd ha scelto l’Ungheria come base europea e guarda con interesse alla Turchia per ulteriori sviluppi. Chery, con i marchi Omoda e Jaecoo che hanno raggiunto 600.000 vendite globali (oltre 10.000 in Italia in un solo anno), produce modelli a marchio Ebro nei pressi di Barcellona. Xpeng, grazie a un accordo con Magna, avvierà la realizzazione di due modelli elettrici nello stabilimento di Graz, Austria, riducendo così l’impatto dei dazi. Anche Leapmotor, parte dell’universo Stellantis, produrrà in Spagna, sfruttando i bassi costi energetici e della manodopera.
Inoltre, nei pressi di Saragozza, sorgerà una gigafactory da 4,1 miliardi di euro frutto della partnership tra Stellantis e il colosso cinese Catl, dedicata alla produzione di batterie per veicoli elettrici.
Italia esclusa dai progetti di espansione
Nonostante i tentativi delle istituzioni italiane di attrarre capitali e stabilimenti, nessuno dei grandi gruppi cinesi ha finora scelto l’Italia come base produttiva. Nemmeno Stellantis, che ha optato per la Spagna per il progetto Leapmotor, ha indirizzato nuovi investimenti verso gli stabilimenti italiani. Questa scelta ha penalizzato in particolare lo stabilimento ex Fca di Tychy in Polonia, che era stato inizialmente preso in considerazione ma poi scartato per motivi legati alla politica commerciale e ai dazi.
Geely pronta a entrare sul mercato italiano
Un ulteriore segnale della crescente influenza cinese arriverà nei prossimi giorni, quando Geely, proprietaria di marchi come Volvo, Lotus, Polestar e azionista di rilievo di Mercedes, presenterà la propria strategia in Italia. A guidare il lancio sarà il nuovo amministratore delegato per il mercato italiano, Marco Santucci, ex dirigente di Jaguar Land Rover, che illustrerà piani e gamma di veicoli dedicati al nostro Paese.
Declino della produzione italiana e prospettive future
Il quadro produttivo in Italia resta critico. Rispetto al 2017, anno in cui la produzione superava il milione di veicoli, i volumi sono crollati del 54% entro il 2025. Nel complesso, la produzione europea è diminuita del 24% nello stesso arco temporale. Gli analisti evidenziano come il settore sia sotto pressione a causa della stagnazione dei mercati occidentali, dell’espansione rapida dei produttori cinesi e dell’incertezza normativa. L’obiettivo italiano di tornare a quota 1 milione di veicoli prodotti appare oggi sempre più distante.