Bacheca condominiale digitale e regole da rispettare

Francesca Vitali

Comunicazioni rapide e strumenti moderni

Tradizionalmente, la bacheca condominiale collocata nell’atrio era il mezzo principale per avvisi su pulizie, manutenzioni o piccoli richiami al regolamento. Con la diffusione degli smartphone, molti amministratori hanno iniziato a utilizzare gruppi WhatsApp per diffondere comunicazioni immediate e senza costi aggiuntivi. Questa modalità semplifica la condivisione di informazioni quotidiane, ma non può sostituire le procedure formali stabilite dalla legge.

Cosa si può comunicare in chat

Un gruppo digitale può essere impiegato per notifiche informali, ad esempio:

  • orari delle pulizie delle scale,
  • contatti dell’amministratore,
  • promemoria su interventi di manutenzione,
  • avvisi di riunioni già convocate con mezzi ufficiali,
  • richiami al rispetto delle regole comuni.

Restano però escluse le comunicazioni ufficiali previste dal Codice civile, come la convocazione dell’assemblea condominiale. In questi casi valgono ancora strumenti formali come raccomandata, Pec, fax o consegna a mano, salvo decisioni diverse approvate all’unanimità dai condòmini.

Tutela della privacy

Un aspetto centrale riguarda la protezione dei dati personali. In un gruppo WhatsApp riservato ai residenti è possibile segnalare chi non è in regola con i pagamenti, poiché conoscere i morosi rientra nei diritti degli altri condòmini. Tuttavia, è vietata la diffusione di informazioni sensibili come dati sanitari, codici fiscali, date di nascita o indirizzi.

Anche i numeri di cellulare sono considerati dati personali: nessun utente può essere inserito nella chat senza il suo consenso esplicito.

Partecipazione libera e volontaria

L’adesione al gruppo non è obbligatoria. Ogni condòmino è libero di decidere se partecipare o meno, e l’amministratore non può aggiungere contatti in automatico. Allo stesso modo, chi gestisce la chat può rimuovere membri che la utilizzano per scopi estranei o contenuti inappropriati.

I doveri dell’amministratore

La creazione di una chat condominiale è una scelta facoltativa. Se l’amministratore decide di adottarla, deve comunque assicurarsi che le informazioni importanti siano accessibili anche a chi non partecipa al gruppo. Il suo ruolo resta quello di operare con la diligenza del buon padre di famiglia, garantendo chiarezza, correttezza e trasparenza nella gestione delle comunicazioni.

Una bacheca virtuale utile ma non sostitutiva

La chat condominiale rappresenta un valido strumento per agevolare la comunicazione interna, riducendo tempi e costi. Tuttavia, deve rispettare precise regole di privacy e non sostituisce i canali ufficiali previsti dalla legge per gli atti più rilevanti. Solo un uso equilibrato e consapevole permette di sfruttare i vantaggi del digitale senza incorrere in irregolarità o conflitti.