Un’operazione dal valore strategico
Dopo sette anni sotto controllo estero, 1.200 stazioni di servizio a marchio Esso passano nuovamente alla proprietà italiana. L’operazione, dal valore di 425 milioni di euro, coinvolge circa il 6% della rete nazionale e segna un passaggio di proprietà dalla britannica EG Group a un consorzio di cinque società italiane. I punti vendita interessati generano complessivamente 2 miliardi di euro di fatturato annuo, distribuiscono 1,4 miliardi di litri di carburante e danno lavoro a 400 dipendenti.
I protagonisti del consorzio
Il nuovo assetto proprietario vede unite realtà imprenditoriali provenienti da diverse aree del Paese. A formare il consorzio sono Pad Multienergy di Brescia, riconducibile alle famiglie Zani Ondelli e Petrolini; Vega Carburanti di Mestre, della famiglia Vianello; Toil Spa di Napoli, appartenente al gruppo Toti; Dilella Invest di Bari, della famiglia Dilella; e Giap di Modica, in Sicilia, sotto il controllo della famiglia Minardo. Questa alleanza, che unisce operatori leader nei rispettivi territori, rappresenta un esempio di collaborazione strategica nel settore della distribuzione di carburanti.
Tempistiche e aspetti regolatori
Il perfezionamento dell’acquisizione è previsto entro la fine del 2025, subordinato all’approvazione da parte dell’Antitrust e alle verifiche legate alla normativa sulla golden power, che tutela gli asset strategici nazionali. L’operazione non si limita alla sola gestione dei punti vendita, ma comprende anche i servizi accessori offerti in loco, come convenience store e aree di ristorazione.
Dalla cessione Exxon Mobil al ritorno italiano
Gli attuali 1.200 impianti erano stati rilevati nel 2018 da EG Group attraverso un’operazione con Exxon Mobil, allora titolare del marchio Esso in Italia. Il passaggio attuale segna un ritorno della rete sotto la gestione di imprenditori italiani, in un momento in cui il settore è chiamato ad affrontare le sfide della transizione energetica e della diversificazione dei servizi offerti.
Significato industriale e prospettive
Il controllo italiano di una rete così estesa rappresenta un’operazione rara nel comparto della distribuzione di carburanti, storicamente caratterizzato da grandi gruppi internazionali. Il consorzio ha dichiarato l’intenzione di investire nella modernizzazione delle strutture e nell’ampliamento dei servizi, puntando a rafforzare la competitività in un mercato in evoluzione. Questa acquisizione, oltre al valore economico, assume anche una valenza strategica per il mantenimento di un asset nazionale in un settore chiave per la mobilità e la logistica.