Un differenziale ridotto come mai negli ultimi vent’anni
Il divario di rendimento tra i titoli di Stato italiani a dieci anni (Btp) e gli equivalenti francesi (Oat) è sceso temporaneamente sotto i 10 punti base, toccando il livello più basso dal 2005. Un traguardo significativo se si pensa che meno di tre anni fa il differenziale superava i 200 punti base, segnale di una percezione di rischio ben più elevata per il debito italiano.
Le cause della convergenza
Secondo diversi analisti, la riduzione dello spread è il risultato di due fattori principali: da un lato la stabilità politica italiana registrata negli ultimi mesi, dall’altro il forte deficit di bilancio francese, che ha ridotto il vantaggio competitivo tradizionalmente riconosciuto ai titoli parigini. A questo quadro si aggiunge l’impatto dei piani di spesa della Germania, che contribuiscono ad alimentare attese di una maggiore convergenza tra i principali bilanci pubblici europei.
I numeri di giornata
Dopo il calo iniziale sotto quota dieci, lo spread Italia-Francia è tornato a 11 punti base, con un rendimento del 3,56% per i Btp decennali contro il 3,45% degli Oat. La tendenza, tuttavia, era già emersa nelle settimane precedenti sulle scadenze più brevi: a due anni i titoli francesi offrono rendimenti superiori di 1 punto base rispetto ai Btp, mentre sulla scadenza a cinque anni il divario a favore dell’Italia raggiunge i 6 punti base.
Prospettive future secondo gli analisti
Gli esperti di Commerzbank, guidati da Christoph Rieger, ritengono che il differenziale sia destinato ad azzerarsi per la prima volta dall’introduzione dell’euro. Tale previsione si fonda sull’idea che la dinamica dei conti pubblici, in particolare quelli francesi e tedeschi, possa avvicinare ulteriormente la posizione italiana a quella delle altre economie centrali dell’Unione.
I rischi che potrebbero frenare la discesa
Nonostante l’ottimismo, permangono alcune incognite. Le attese di ingenti emissioni di debito europeo nel 2026 e un eventuale ritorno di timori sulla sostenibilità del debito pubblico potrebbero alimentare una nuova fase di volatilità, riportando in alto il differenziale. In un contesto di mercato caratterizzato da crescente avversione al rischio, gli investitori potrebbero tornare a privilegiare i titoli considerati più sicuri.
Il confronto con il Bund tedesco
Sul fronte del rapporto con la Germania, lo spread tra Btp e Bund si mantiene pressoché stabile a 79 punti base, confermando una fase di relativa calma nei rapporti di forza tra i principali titoli di Stato dell’Eurozona.