Truffa online sfrutta il marchio Ikea: milioni di vittime

Sofia Esposito

Un nome noto usato come esca dai truffatori

Il marchio Ikea, conosciuto a livello globale, è stato utilizzato dai cybercriminali per condurre una campagna fraudolenta su larga scala. Milioni di utenti sono stati colpiti da un attacco di phishing che sfrutta l’immagine e la credibilità della multinazionale svedese. L’azienda non ha alcun legame con l’iniziativa, che rappresenta invece una sofisticata operazione volta a carpire dati sensibili e denaro agli utenti.

Il meccanismo dell’inganno

Il raggiro si basa sull’invio di email apparentemente autentiche, complete di logo e grafica riconducibili a Ikea. Nel messaggio si promette un fantomatico premio, in particolare un set di pentole Ikea 365+, offerto in cambio della partecipazione a un sondaggio online. Il messaggio invita i destinatari a cliccare su un link per rispondere alle domande, creando un contesto apparentemente innocuo. In realtà, si tratta di un espediente per ottenere informazioni personali.

La falsa vincita e la richiesta dei dati

Una volta completato il sondaggio, l’utente viene dichiarato vincitore a prescindere dalle risposte fornite. A questo punto viene indirizzato verso una nuova pagina web, dove gli viene chiesto di inserire i propri dati personali e, successivamente, i dati della carta di credito. Il pretesto è un piccolo contributo di 2 euro per le spese di spedizione del premio. Attraverso questa modalità, i truffatori ottengono sia le informazioni sensibili sia l’accesso a strumenti finanziari della vittima.

Doppio danno per le persone coinvolte

Il raggiro comporta due conseguenze negative per le vittime. Da un lato, i dati personali raccolti vengono sfruttati per attività illecite come furti d’identità o rivendita sul mercato nero digitale. Dall’altro, i dati bancari consentono prelievi non autorizzati o addebiti fraudolenti. Il danno, quindi, non si limita alla perdita economica immediata, ma si estende anche alla compromissione della privacy e della sicurezza informatica dell’utente.

Come difendersi dalle campagne di phishing

Gli esperti raccomandano la massima prudenza nella gestione delle comunicazioni ricevute via email. È essenziale verificare sempre il mittente e il dominio dell’indirizzo, evitando di cliccare su link sospetti o inserire dati sensibili su siti non ufficiali. La consapevolezza rimane la prima difesa contro questo tipo di truffa, che continua a mietere vittime approfittando della notorietà di marchi internazionali come Ikea.