Truffe sui marketplace online, cresce l’allarme

Giulia Conti

Un fenomeno in rapida espansione

Le piattaforme di compravendita come Facebook Marketplace, Vinted e Subito.it sono diventate terreno fertile per i truffatori. Nel corso del 2024, le denunce per raggiri digitali sono cresciute del 15% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 18.714 contro le 16.325 del 2023. Il danno economico stimato è di 181 milioni di euro, con un incremento del 32%. Un fenomeno che non risparmia né venditori né acquirenti e che mette in difficoltà anche le stesse piattaforme, spesso inconsapevoli vittime degli abusi.

Tecniche più diffuse dei truffatori

Uno dei raggiri più comuni è quello del prodotto inesistente: viene pubblicato un annuncio con un prezzo particolarmente competitivo, relativo a beni molto richiesti come smartphone, console o biciclette elettriche. Una volta ricevuto il pagamento, il venditore sparisce senza lasciare tracce o, nel migliore dei casi, invia un oggetto contraffatto.

Molto usata anche la tecnica del bait-and-switch: l’utente è attirato da un’offerta vantaggiosa, ma subito dopo viene informato che l’articolo non è più disponibile. A quel punto viene proposta un’alternativa meno conveniente o di qualità inferiore.

Un altro metodo è quello del falso pagamento: il truffatore invia una ricevuta bancaria contraffatta o simula un versamento eccessivo, chiedendo poi il rimborso della differenza. In realtà, il primo pagamento risulta effettuato con carte rubate e viene annullato poco dopo.

Tra i raggiri più sofisticati ci sono le richieste di codici di verifica: fingendosi un acquirente, il truffatore induce la vittima a condividere un codice OTP, ottenendo così l’accesso all’account. Altre tecniche includono link a pagine di pagamento false per sottrarre dati bancari e la truffa delle carte regalo, dove la vittima fornisce il codice di una gift card che viene subito prosciugata.

Identikit delle vittime più colpite

Se un tempo i truffatori prendevano di mira soprattutto gli anziani, oggi le vittime appartengono prevalentemente alla fascia tra i 25 e i 44 anni, che rappresenta il 47% delle denunce. Si tratta di una generazione molto attiva online, costantemente presente sui social e sulle piattaforme di compravendita. Gli over 65, invece, costituiscono solo il 12% dei casi, complice una minore esposizione al mondo digitale.

Dal punto di vista territoriale, la Lombardia guida la classifica con 3.821 episodi, seguita da Lazio (2.974), Campania (2.311) e Sicilia (1.995). Queste quattro regioni da sole concentrano circa il 60% delle truffe segnalate a livello nazionale.

Come proteggersi dalle frodi digitali

Gli esperti sottolineano che la prudenza resta la principale forma di difesa. Controllare i profili di venditori e acquirenti è essenziale: account appena creati o con poche informazioni devono destare sospetti. Allo stesso modo, le offerte troppo allettanti sono quasi sempre segnali di pericolo.

È fondamentale rifiutare qualsiasi proposta di pagamento al di fuori dei canali ufficiali e non condividere mai codici di verifica o OTP. Per articoli costosi è preferibile lo scambio di persona in luoghi pubblici e con pagamento diretto. Occorre inoltre diffidare di metodi non tracciabili, come carte regalo o ricariche prepagate, e non lasciarsi mai mettere sotto pressione dai truffatori, che puntano a far prendere decisioni affrettate.

Infine, prima di procedere al pagamento, è bene ispezionare accuratamente il prodotto per assicurarsi che corrisponda all’annuncio.

Un rischio costante da affrontare con consapevolezza

Le truffe online legate ai marketplace continueranno a crescere finché ci sarà scarsa attenzione da parte degli utenti e margini di manovra per i criminali digitali. La conoscenza delle tecniche utilizzate e la consapevolezza dei pericoli rappresentano le armi più efficaci per ridurre i rischi e proteggere i propri risparmi.