Debito francese, banche sotto pressione dopo Fitch

Matteo Romano

Il declassamento e i riflessi sul mercato

Il recente declassamento della Francia da parte di Fitch ha avuto conseguenze immediate sui mercati obbligazionari europei. I rendimenti degli OAT decennali, parametro chiave per calcolare lo spread, si sono avvicinati a quelli dei BTP italiani, con momenti in cui i titoli italiani hanno persino mostrato performance migliori. La caduta del governo Bayrou e l’assenza di elezioni anticipate non hanno evitato un aumento dell’incertezza, che ora si riflette in maniera diretta sul sistema bancario francese.

Gli istituti più esposti al rischio sovrano

Tre grandi banche francesi sono al centro dell’attenzione per la loro forte esposizione al debito pubblico nazionale: Société Générale, Crédit Agricole e BNP Paribas. La vulnerabilità di ciascun gruppo dipende dal grado di diversificazione internazionale e dal peso degli OAT nei rispettivi bilanci. Le realtà maggiormente radicate sul mercato domestico, come Société Générale e Crédit Agricole, risultano potenzialmente più esposte a un deterioramento dei conti pubblici, mentre BNP Paribas può contare su una maggiore presenza globale che riduce in parte i rischi diretti.

I numeri di Crédit Agricole e il peso degli OAT

Tra gli istituti più trasparenti, Crédit Agricole pubblica regolarmente i dati relativi all’esposizione sul debito sovrano francese. Al 31 dicembre 2024, il portafoglio di OAT all’interno dell’attività bancaria ammontava a 25,6 miliardi di euro, con un’esposizione complessiva, comprensiva di altri titoli pubblici francesi, pari a 47,6 miliardi. Questa concentrazione rende la banca particolarmente sensibile all’andamento dei rendimenti obbligazionari e agli effetti delle valutazioni delle agenzie di rating.

BPCE e il peso del business domestico

Anche il gruppo BPCE, che controlla Banque Populaire, Caisse d’Épargne e Natixis, è indicato dagli analisti come uno degli operatori con maggiore esposizione al debito francese. La struttura degli attivi e la forte vocazione domestica rendono infatti il gruppo più vulnerabile alle oscillazioni dei mercati obbligazionari nazionali. L’impatto non riguarda soltanto la stabilità dei bilanci, ma anche la capacità delle banche di mantenere condizioni di credito favorevoli per famiglie e imprese.

Il peso complessivo del debito nei bilanci bancari

Secondo i dati disponibili, a fine 2023 le banche francesi detenevano circa il 7,7% del debito pubblico nazionale. Rapportando queste cifre agli attivi complessivi, il peso risulta intorno al 4%, un livello relativamente contenuto ma non trascurabile. La fragilità si concentra soprattutto nelle istituzioni con una minore diversificazione internazionale e un portafoglio di titoli pubblici più concentrato. Per questo motivo, l’evoluzione dello spread franco-italiano e le future decisioni delle agenzie di rating saranno determinanti per valutare la tenuta del settore bancario francese.