Promozione mai così alta dal 2016
La decisione di Fitch di portare il rating dell’Italia da BBB a BBB+ rappresenta il miglior risultato dal 2016. L’agenzia ha assegnato un outlook stabile, segnalando una maggiore fiducia nella traiettoria economico-finanziaria del Paese. Per il 2025 è stimata una crescita del Pil dello 0,6%, con un’accelerazione allo 0,8% nel biennio successivo. L’Italia si distingue così in un contesto europeo reso ancora più evidente dal declassamento della Francia ad A+.
Crescita sostenuta da domanda interna e riforme
Secondo le valutazioni, il principale motore della crescita italiana sarà la domanda interna, con particolare enfasi sugli investimenti. Questo andamento dovrebbe compensare la debolezza del commercio estero. Fitch sottolinea inoltre come i fondamentali del sistema bancario restino solidi e in grado di sostenere l’economia. Le riforme strutturali, unite a una gestione fiscale più prudente, hanno contribuito al miglioramento del merito di credito.
Conti pubblici sotto controllo e debito stabile
Le previsioni indicano un deficit al 3,1% del Pil nel 2024, con una riduzione graduale attesa nel periodo 2025-2027. Sul fronte del debito, dopo la discesa di oltre 20 punti percentuali tra il 2020 e il 2024, è stimato un rialzo fino al 137,5% nel 2026, in parte per effetto delle correzioni legate al superbonus. Nonostante rimanga ben al di sopra della media dei Paesi con rating “BBB” (57,3% nel 2024), l’agenzia ritiene più contenuti i rischi di sostenibilità e finanziamento, grazie anche al supporto della Bce, a un mercato obbligazionario liquido e a una scadenza media di circa sette anni.
Bilancio esterno e condizioni di finanziamento
Fitch mette in risalto il miglioramento delle partite correnti, con un avanzo pari all’1,1% del Pil nel 2024, atteso stabile anche nel triennio 2025-2027. La maggiore diversificazione energetica e una competitività di prezzo più solida hanno reso il bilancio esterno meno vulnerabile. Anche le condizioni di finanziamento restano favorevoli: lo spread rispetto alle economie “core” dell’Eurozona si è ulteriormente ridotto, dimostrando che i timori fiscali presenti in altri Paesi non hanno inciso sull’Italia.
Prossime valutazioni delle agenzie internazionali
La promozione di Fitch arriva a poche settimane da altri appuntamenti cruciali con le principali agenzie di rating. Il 10 ottobre è atteso il verdetto di S&P, che già ad aprile aveva attribuito all’Italia BBB+ con outlook stabile. Seguirà il 17 ottobre il giudizio di Morningstar Dbrs, che ad aprile aveva confermato il rating a BBB con trend positivo. Infine, il 21 novembre, sarà la volta di Moody’s, che a maggio aveva rivisto l’outlook a positivo mantenendo la valutazione a Baa3.