Incentivi auto, pubblicato il decreto con le nuove regole

Francesca Vitali

Un sostegno per l’acquisto di veicoli elettrici

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’8 agosto 2025 è entrato in vigore il decreto che definisce le modalità di accesso agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche. La misura, valida fino al 30 giugno 2026, mira a favorire la diffusione della mobilità a zero emissioni attraverso un sistema di contributi economici destinati a privati e microimprese.

Il provvedimento, composto da 17 articoli, introduce uno schema di agevolazioni che può arrivare fino a 11.000 euro per i cittadini con Isee entro i 30.000 euro e fino a 20.000 euro per le microimprese, a fronte della rottamazione di un veicolo con motore termico fino a Euro 5.

Nuove modalità di accesso e registrazione

Una delle principali novità riguarda il sistema di prenotazione: sarà il cittadino a dover effettuare l’iscrizione su una piattaforma digitale gestita da Sogei, società informatica controllata dal Ministero dell’Economia. Solo attraverso questo passaggio sarà possibile ottenere l’agevolazione, che verrà applicata come sconto diretto sul prezzo di acquisto del nuovo veicolo elettrico.

Incentivi per i cittadini

Il decreto stabilisce regole precise per i privati residenti nelle aree urbane funzionali (Fua). In particolare:

  • fino a 11.000 euro per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro;
  • fino a 9.000 euro per chi ha un Isee compreso tra 30.000 e 40.000 euro.

L’acquisto deve riguardare una vettura di categoria M1 a trazione esclusivamente elettrica, con un prezzo massimo di 35.000 euro al netto di Iva e optional (pari a circa 42.700 euro Iva inclusa). L’incentivo è valido per un solo componente del nucleo familiare e richiede la rottamazione di un veicolo termico fino a Euro 5, intestato da almeno sei mesi.

Il ruolo delle microimprese

Le microimprese, definite come realtà con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo o bilancio inferiore a 2 milioni di euro, possono accedere a un contributo massimo pari al 30% del valore del mezzo acquistato, con un tetto di 20.000 euro. Anche in questo caso è prevista la rottamazione di un veicolo commerciale della stessa categoria (N1 o N2) fino a Euro 5. Ogni azienda può beneficiare dell’incentivo per un massimo di due volte.

Limitazioni territoriali e Fua

Un aspetto centrale della misura è la restrizione geografica: i beneficiari devono risiedere in una zona urbana funzionale (Fua). Si tratta di aggregati di comuni definiti dall’Istat sulla base della popolazione e dei flussi di pendolarismo. Le Fua italiane ufficialmente riconosciute sono 83, comprendono 1.892 comuni e circa 32,9 milioni di abitanti, pari al 55,8% della popolazione italiana. Questa condizione ha suscitato critiche da parte delle associazioni dei consumatori, poiché una parte significativa dei cittadini rimane esclusa dall’accesso agli incentivi.

Obiettivi e prospettive

L’iniziativa si inserisce nelle strategie nazionali ed europee per la riduzione delle emissioni e il rinnovamento del parco auto circolante. Con il limite temporale fissato a giugno 2026, il decreto punta a dare una spinta concreta al mercato delle auto elettriche, oggi ancora penalizzato dai prezzi elevati e da una rete infrastrutturale non uniforme sul territorio.