Calo delle compravendite a fini di investimento
Il mattone rimane una delle forme di investimento preferite dagli italiani, anche se nel 2024 si è registrato un leggero rallentamento nelle compravendite a scopo reddituale. Le operazioni con finalità di investimento hanno rappresentato il 18,4% del totale, in diminuzione rispetto al 19,5% rilevato l’anno precedente. La situazione varia da città a città: a Napoli, ad esempio, quasi il 40% delle case acquistate è destinato alla locazione, segno di un forte orientamento al rendimento da affitto nel mercato locale.
Crescono i guadagni dagli affitti
Sul fronte delle rendite la tendenza è invece positiva. Un bilocale di 65 metri quadrati assicura oggi un rendimento annuo lordo del 5,8%, in crescita rispetto all’anno precedente grazie all’aumento dei canoni. Le migliori performance arrivano da Genova con un ritorno del 7,6%, seguita da Palermo con il 7,2% e da Verona con il 6,7%. Bene anche Bari al 6,5%, mentre Napoli si ferma al 5,4%. Più contenuti i risultati delle grandi città come Bologna, Roma e Torino, che si aggirano intorno al 5%, mentre Milano e Firenze chiudono la classifica rispettivamente con il 4,6% e il 4,4%.
La rivalutazione degli immobili nel lungo periodo
Per molti investitori il vantaggio non deriva solo dalla rendita immediata, ma anche dalla rivalutazione patrimoniale. Tra il 1998 e il 2024, i prezzi delle abitazioni nelle principali città italiane hanno registrato un incremento medio del 51,5%. Alcuni mercati si sono distinti più di altri: Milano ha segnato un aumento del 140,3%, mentre Firenze ha visto i valori crescere dell’82,7%. Questa dinamica evidenzia come gli immobili, oltre a generare reddito da locazione, rappresentino anche un mezzo di accumulo patrimoniale nel lungo termine.
Fattori che sostengono i rendimenti
L’aumento dei ritorni da locazione è stato trainato da diversi fattori, tra cui la domanda di alloggi nelle aree universitarie, la presenza di lavoratori fuori sede e i processi di riqualificazione urbana. Questi elementi contribuiscono a rafforzare i canoni e ad accrescere la stabilità degli investimenti immobiliari. L’interesse rimane alto anche in contesti in cui le compravendite si riducono, segno che il settore continua a essere percepito come una forma di investimento sicura e capace di garantire ritorni concreti.
Prospettive per gli investitori
Nonostante la contrazione della quota di acquisti a fini di investimento, i dati confermano che l’immobiliare resta un pilastro nelle scelte di portafoglio degli italiani. Il miglioramento dei rendimenti da affitto, unito alla prospettiva di una rivalutazione nel tempo, mantiene il settore competitivo rispetto ad altri strumenti finanziari. In questo quadro, le città con rendimenti superiori alla media e mercati in crescita offrono le opportunità più interessanti per chi punta su stabilità e rendimento di lungo periodo.