Il ruolo di Lorenzo Pellicioli nelle trattative
All’interno del consiglio di amministrazione di Generali, le recenti mosse di Lorenzo Pellicioli hanno sollevato perplessità e critiche. Durante una riunione, il manager ha proposto l’acquisto di un pacchetto rilevante di azioni Mediobanca da parte della compagnia assicurativa, con l’obiettivo di sostenere l’operazione di scambio azionario su Banca Generali nell’assemblea del 21 agosto. L’iniziativa, secondo osservatori interni, sarebbe stata discussa quando non era ancora chiaro se l’operazione rispondesse all’interesse strategico della compagnia triestina.
Rapporti consolidati e sospetti di coordinamento
La vicinanza storica tra Pellicioli e Piazzetta Cuccia è nota nel panorama finanziario milanese, così come il suo rapporto diretto con l’amministratore delegato Alberto Nagel. Nel corso della riunione, Pellicioli avrebbe riconosciuto che il progetto su Banca Generali era stato in parte concordato in incontri precedenti alla certificazione della nomina di alcuni consiglieri, riunioni che si sarebbero svolte nel periodo di ricandidatura al cda. Se confermata, questa circostanza solleverebbe questioni di governance e trasparenza.
L’impatto delle nuove condizioni operative
Le condizioni attuali dell’operazione differiscono da quelle inizialmente ipotizzate. Invece di un semplice acquisto con pagamento in denaro, lo schema prevede uno scambio azionario che comporterebbe la cessione da parte di Mediobanca del 13,2% delle azioni Generali, storicamente uno dei suoi asset più preziosi. Secondo analisti di mercato, questa scelta potrebbe avere l’effetto di indebolire l’istituto milanese e, indirettamente, la stessa Generali, rendendo meno appetibile l’offerta concorrente di Montepaschi su Mediobanca.
Le modalità dell’assemblea e le critiche sulla trasparenza
L’assemblea straordinaria del 21 agosto si terrà a porte chiuse e con la sola partecipazione degli organi societari, limitando così la possibilità per gli azionisti di avere informazioni complete in tempo utile per un voto consapevole. Le deleghe saranno gestite dal rappresentante designato, l’avvocato-notaio Dario Trevisan, e il risultato si prospetta incerto. Nel frattempo, il proxy advisor ISS ha ribadito la propria valutazione favorevole all’operazione, nonostante le riserve espresse da alcuni analisti.
La posizione delle autorità di vigilanza
La Consob ha dichiarato di aver avviato la consueta attività di vigilanza sulla vicenda, precisando che questo tipo di controllo viene effettuato in tutti i casi analoghi. Tuttavia, alcuni osservatori ritengono che la complessità dell’operazione e i possibili intrecci di interessi richiederebbero un monitoraggio più approfondito e tempestivo, anche alla luce degli standard di governance adottati in altri mercati internazionali.