Mps punta alla maggioranza assoluta in Mediobanca

Sofia Esposito

Spinta ulteriore sull’offerta

Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha discusso il rafforzamento dell’offerta pubblica di scambio su Mediobanca, valutando un incremento significativo della parte in contanti. L’ammontare sul tavolo potrebbe raggiungere circa 700 milioni di euro, superando l’ipotesi più prudente di 500 milioni sostenuta dal Ministero dell’Economia, azionista con l’11,7% del capitale di Siena. L’amministratore delegato Luigi Lovaglio ha insistito per una cifra più consistente, ritenendola necessaria a convincere gli azionisti a portare le adesioni oltre la soglia del 50% del capitale.

Il valore strategico del superamento del 50%

Per Mps, conquistare la maggioranza assoluta non rappresenta soltanto un traguardo di governance, ma soprattutto una leva fiscale di grande rilievo. Oltre questa soglia, infatti, la banca potrebbe sfruttare in maniera accelerata le attività fiscali differite (Dta) accumulate, pari a circa 2,9 miliardi di euro. Il pieno utilizzo consentirebbe un beneficio annuale vicino ai 500 milioni, contro i circa 300 milioni ottenibili restando sotto la metà del capitale. Si tratta quindi di un vantaggio immediato e tangibile in termini di bilancio consolidato.

Stato delle adesioni e obiettivi intermedi

Alla serata di ieri, le adesioni all’offerta risultavano pari al 28,1%, che al netto del buyback di Mediobanca del 31 luglio corrisponde a circa 28,8%. Considerato che il raggiungimento della soglia minima del 35% appare già alla portata, l’attenzione è ora rivolta alla possibilità di superare la quota di controllo. Secondo la linea sostenuta da Lovaglio, le risorse aggiuntive stanziate tornerebbero rapidamente in cassa grazie ai benefici fiscali derivanti dalle Dta.

Il ruolo del gruppo Caltagirone

Un tassello rilevante in questa partita arriva dal gruppo Caltagirone, azionista di peso sia di Mps sia di Mediobanca. Il consiglio del gruppo ha comunicato di aver avviato una valutazione preliminare sull’eventuale conferimento di azioni Mediobanca detenute da controllate nell’operazione. La procedura è stata svolta in modo volontario e prudenziale, anche con il supporto di un esperto indipendente, per rispettare le regole sulle operazioni con parti correlate. Questa apertura potrebbe tradursi in un apporto concreto di titoli, rafforzando le probabilità di superare la soglia minima del 35%.

Prospettive e prossime scadenze

Il periodo di riapertura delle adesioni è fissato dal 16 al 22 settembre, data che sarà cruciale per definire l’esito finale dell’operazione. Alla chiusura della seduta di Borsa di ieri, lo sconto dell’offerta si aggirava intorno ai 640 milioni di euro. La decisione definitiva del consiglio di amministrazione di Mps sul quantum dell’aggiunta in contanti è attesa prima dell’apertura dei mercati, delineando il passo decisivo per una delle operazioni finanziarie più rilevanti dell’anno.