Nuove condizioni economiche della proposta
Il consiglio di amministrazione di Monte dei Paschi di Siena (Mps) ha approvato un miglioramento della propria offerta pubblica di scambio su Mediobanca. L’operazione, già presentata come totalitaria e volontaria, viene rafforzata con l’aggiunta di 0,90 euro in contanti per ogni azione Mediobanca portata in adesione, oltre alle 2,533 azioni Mps di nuova emissione previste dal rapporto iniziale.
Con questa modifica, il valore implicito della proposta sale a 16,334 euro per azione, con un premio dell’11,4% rispetto al prezzo rettificato dopo lo stacco del dividendo. Con un’adesione totale, il valore complessivo dell’operazione salirebbe a 13,5 miliardi di euro, di cui 12,8 miliardi rappresentati da azioni e circa 750 milioni in contanti.
Rimozione della soglia dei due terzi
Parallelamente, Mps ha comunicato di rinunciare alla condizione che prevedeva l’ottenimento del 66,7% dei diritti di voto, mantenendo come vincolo minimo soltanto il 35% del capitale. In questo modo, l’istituto senese si impegna ad acquistare tutte le azioni conferite anche senza superare i due terzi della proprietà. L’offerta, inizialmente in scadenza l’8 settembre, prevede una riapertura dei termini dal 16 al 22 settembre.
L’obiettivo strategico del 50%
Per l’amministratore delegato Luigi Lovaglio l’obiettivo prioritario resta il raggiungimento della maggioranza assoluta, condizione che permetterebbe di valorizzare pienamente i benefici connessi alle attività fiscali differite (Dta) accumulate negli anni a seguito di perdite precedenti. Con oltre il 50% del capitale, il beneficio fiscale annuo sarebbe di circa 500 milioni di euro, contro i 300 milioni ottenibili restando sotto tale soglia.
Fonti di mercato indicano che il 35% minimo è già raggiungibile, ma la vera partita si gioca sugli investitori istituzionali, decisivi per determinare il successo dell’operazione.
Prospettive patrimoniali e dividendi
Il consiglio di amministrazione ha evidenziato che, pur con l’aggiunta della componente in contanti, l’istituto conserverà una solida struttura patrimoniale, con un Cet1 pro-forma prossimo al 16% in caso di adesione completa. Allo stesso tempo, la politica dei dividendi continuerà a prevedere la distribuzione fino al 100% degli utili. Le sinergie industriali previste raggiungono circa 700 milioni di euro annui prima delle imposte, rafforzando ulteriormente il valore dell’operazione.
Valore industriale e attenzione al mercato
L’inserimento della quota in contanti rappresenta una mossa volta a rafforzare la percezione di serietà industriale del progetto e a incentivare la partecipazione degli azionisti. L’obiettivo dichiarato di Mps è massimizzare le adesioni e accelerare la creazione di valore, consolidando al tempo stesso la propria presenza nel panorama bancario italiano.