Ubs supera le attese con utili in forte crescita

Sofia Esposito

Profitti trimestrali oltre le previsioni di mercato

Ubs, la principale banca svizzera, ha riportato un utile netto di 2,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre del 2025, più del doppio rispetto agli 1,136 miliardi registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. Il dato ha superato le stime degli analisti, che si fermavano a 2,04 miliardi. I ricavi totali hanno raggiunto 12,112 miliardi di dollari, leggermente sotto le aspettative di 12,45 miliardi, mentre l’utile ante imposte delle attività principali è cresciuto del 25% su base annua.

Solidità patrimoniale e crescita nei settori chiave

Il coefficiente CET 1 al 30 giugno 2025 si è attestato al 14,4%, in lieve aumento rispetto al 14,3% del primo trimestre. L’investment banking ha segnato un incremento del 25%, raggiungendo 2,3 miliardi di dollari di ricavi, mentre la gestione patrimoniale ha visto una crescita del 12%. Nel segmento Global Wealth Management, gli afflussi netti hanno toccato i 23 miliardi di dollari, trainati soprattutto dalle aree APAC, EMEA e Svizzera.

Integrazione di Credit Suisse e riduzione dei costi

Nel processo di fusione con Credit Suisse, Ubs ha completato la migrazione di circa un terzo dei conti dei clienti in Svizzera. Le sinergie hanno già generato tagli ai costi pari a 9,1 miliardi di dollari, equivalenti al 70% dei risparmi lordi pianificati. L’istituto ha confermato l’impegno a rafforzare ulteriormente la propria struttura globale, puntando su investimenti in infrastrutture e soluzioni di intelligenza artificiale.

Andamento dei mercati e prospettive

Il terzo trimestre è iniziato con una performance positiva dei mercati azionari internazionali, favorita anche da un dollaro statunitense debole. Gli indici azionari hanno registrato un rialzo del 30% dai minimi di aprile, periodo coinciso con l’annuncio dei dazi reciproci da parte della Casa Bianca. Tuttavia, pur in un contesto definito “sano”, l’attività sui mercati non ha ancora raggiunto livelli record.

Effetti dei dazi e cautela tra gli investitori

Il contesto commerciale, condizionato dai dazi internazionali, potrebbe incidere su consumi e inflazione. La banca rileva come molti clienti, sia privati sia istituzionali, mantengano un atteggiamento prudente. Pur con una maggiore circolazione di liquidità, non si è ancora registrata la piena fiducia necessaria a sostenere strategie di investimento più aggressive.