Rivalutazione per il biennio 2025-2026
Da luglio 2025 è entrato in vigore l’aggiornamento degli Assegni per il Nucleo Familiare (ANF), la misura che fornisce un sostegno economico ai nuclei con redditi medio-bassi.
L’Inps ha applicato una rivalutazione dello 0,8%, calcolata sulla base dell’indice dei prezzi al consumo FOI elaborato dall’Istat, per tenere conto dell’inflazione e mantenere il potere d’acquisto dei beneficiari.
L’adeguamento, valido fino a giugno 2026, ha modificato sia le soglie di reddito sia gli importi mensili riconosciuti, assicurando continuità al sostegno delle famiglie escluse dall’Assegno Unico e Universale.
Chi può ancora ricevere l’assegno familiare
Dopo l’introduzione dell’Assegno Unico nel 2022, gli ANF non sono più destinati ai nuclei con figli minorenni o studenti a carico, che rientrano ormai nel nuovo sistema.
Restano tuttavia attivi per altre categorie, tra cui:
- coniugi senza figli,
- fratelli, sorelle o nipoti a carico,
- nuclei familiari con un componente inabile al lavoro.
Questi assegni costituiscono un’integrazione importante per i lavoratori dipendenti e pensionati che vivono con un solo reddito o che hanno carichi familiari particolari, con importi proporzionati alla composizione e alla condizione economica del nucleo.
Tabelle e scadenze aggiornate
Le nuove tabelle Inps, numerate da 19 a 21D, resteranno in vigore fino al 30 giugno 2026.
Esse stabiliscono in modo dettagliato importi e limiti di reddito, differenziando i valori a seconda della presenza di componenti inabili o della struttura familiare (monoparentale o coniugale).
Gli importi possono essere corrisposti su base giornaliera, settimanale o mensile, a seconda del tipo di rapporto di lavoro o della pensione.
Nei nuclei numerosi è previsto un aumento del 10%, più un bonus di 67,95 euro per ogni familiare oltre il settimo componente.
Esempi di importi in base al reddito
Per comprendere l’impatto della rivalutazione, si possono osservare alcuni casi indicativi:
- una coppia senza figli con reddito annuo fino a 30.000 euro riceverà fino a 301 euro al mese;
- un nucleo monoparentale con un solo altro componente a carico potrà accedere a cifre analoghe;
- per famiglie senza figli e senza componenti inabili, l’assegno può variare da 46 a 227 euro mensili, in base alla fascia di reddito.
Quando è presente un membro inabile al lavoro, l’importo può salire fino a 249 euro mensili per i redditi più bassi.
Come verificare la propria fascia di diritto
Chi desidera sapere a quanto ammonta l’importo aggiornato può consultare le tabelle ufficiali pubblicate dall’Inps per il periodo luglio 2025 – giugno 2026.
In alternativa, è possibile rivolgersi al datore di lavoro, a un CAF o a un patronato, che provvederanno al calcolo esatto sulla base del reddito familiare complessivo e della composizione del nucleo.
La corretta presentazione dei documenti e l’aggiornamento delle informazioni reddituali sono fondamentali per evitare ritardi o errori nell’erogazione del beneficio.
