Scadenze e obblighi per gli automobilisti
Dal 15 novembre scatta l’obbligo per tutti gli automobilisti italiani di montare pneumatici invernali o di avere catene da neve a bordo, come previsto dall’articolo 6 del Codice della Strada. Si conclude così il mese di tolleranza iniziato il 15 ottobre, periodo durante il quale era possibile organizzarsi per il cambio stagionale. Chi possiede veicoli dotati di gomme quattro stagioni può circolare regolarmente, purché siano conformi alle norme di sicurezza e riportino le sigle riconosciute. In caso di mancato adeguamento, sono previste sanzioni economiche e la possibilità di fermo del veicolo, specialmente sulle tratte extraurbane e autostradali dove la normativa è più stringente.
Tipologie di pneumatici ammessi
Gli pneumatici che consentono la circolazione in inverno rientrano in tre categorie principali:
- Invernali (winter tires), contrassegnati dal simbolo della montagna a tre cime con il fiocco di neve (3PMSF), garantiscono aderenza anche su strade innevate o ghiacciate.
- Quattro stagioni (M+S), adatti a un uso misto su fango e neve, ma con prestazioni inferiori in caso di gelo intenso.
- Estivi, consentiti solo se accompagnati da catene da neve omologate e pronte all’uso.
Le forze dell’ordine possono verificare la conformità dei pneumatici e la presenza delle dotazioni obbligatorie. È quindi consigliabile controllare per tempo le condizioni del battistrada, che deve avere una profondità minima di 1,6 millimetri, anche se per la sicurezza si raccomanda di non scendere sotto i 3 millimetri.
Come leggere i codici sulle gomme
Per scegliere correttamente gli pneumatici è fondamentale saper interpretare i codici riportati sul fianco della gomma.
- I primi due numeri, ad esempio 205/55, indicano rispettivamente la larghezza nominale in millimetri e il rapporto tra altezza e larghezza espresso in percentuale.
- Il codice successivo, come R16, combina una lettera che indica la struttura radiale e un numero che rappresenta il diametro interno del cerchio in pollici.
- Seguono l’indice di carico e l’indice di velocità, per esempio 91V, dove il numero corrisponde al peso massimo sostenibile dal singolo pneumatico (615 kg per gomma) e la lettera indica la velocità massima consentita (240 km/h per la sigla V).
Queste informazioni devono sempre essere confrontate con quelle riportate sul libretto di circolazione del veicolo, che elenca le misure e le caratteristiche approvate per l’uso.
Il codice DOT e la data di produzione
Un altro elemento essenziale è il codice DOT, che permette di verificare la data di fabbricazione del pneumatico. Le ultime quattro cifre indicano la settimana e l’anno di produzione: ad esempio, la sigla 3224 significa che la gomma è stata prodotta nella 32ª settimana del 2024. È sconsigliato acquistare pneumatici con più di due anni di vita, anche se nuovi, poiché la mescola di gomma tende a indurirsi con il tempo, compromettendo la tenuta di strada. Verificare questo dettaglio è fondamentale per evitare di pagare per prodotti potenzialmente obsoleti o rimasti troppo a lungo in magazzino.
Suggerimenti per un cambio gomme sicuro
Durante il cambio stagionale, è buona norma affidarsi a officine certificate e richiedere il controllo della pressione, dell’equilibratura e dello stato dei cerchi. Inoltre, per chi conserva i pneumatici non utilizzati, è importante mantenerli in un ambiente fresco e asciutto, lontano da fonti di calore e luce diretta. Un corretto stoccaggio ne prolunga la durata e garantisce prestazioni ottimali. Infine, prima di ogni inverno, conviene controllare l’eventuale usura irregolare del battistrada, che può indicare problemi di convergenza o sospensioni.
Conoscere nel dettaglio sigle, codici e normative consente non solo di evitare multe, ma anche di viaggiare in maggiore sicurezza, proteggendo sé stessi e gli altri utenti della strada.
