Revocati 66 milioni di crediti al cinema italiano

Giulia Conti

Verifiche straordinarie sulle agevolazioni fiscali

La Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura ha proceduto alla revoca di 66 milioni di euro in crediti d’imposta che erano stati precedentemente assegnati a varie produzioni cinematografiche e audiovisive. Il provvedimento è il risultato di un’approfondita attività di controllo e analisi documentale, condotta in collaborazione con la Guardia di Finanza, e si inserisce in un piano ispettivo più ampio avviato nel corso degli ultimi anni.

Accertamenti su centinaia di opere audiovisive

L’iniziativa ha riguardato diverse centinaia di progetti audiovisivi, che formalmente risultavano in regola con i requisiti per accedere all’incentivo fiscale. Tuttavia, tramite controlli incrociati e analisi aggiuntive di documentazione integrativa, le autorità hanno riscontrato irregolarità tali da determinare la non spettanza del beneficio in numerosi casi.

Oltre alla revoca degli importi già assegnati, sono state respinte ulteriori richieste di credito d’imposta per un valore complessivo di 22 milioni di euro, che non hanno superato il vaglio dei nuovi criteri di verifica.

Un’azione sistemica per garantire legalità e trasparenza

L’intervento fa parte di una più vasta strategia di riforma e monitoraggio, volta a garantire che le risorse pubbliche destinate al settore vengano impiegate in maniera trasparente ed equa. Le autorità hanno sottolineato che il sistema dei crediti d’imposta, pur essendo uno strumento strategico per la crescita dell’industria culturale, si è dimostrato vulnerabile ad abusi nel tempo.

Il documento ufficiale che sancisce la revoca porta la firma del Direttore Generale Nicola Borrelli ed è stato emanato in seguito a un’attenta attività di vigilanza, intensificata negli ultimi mesi con l’obiettivo di rafforzare la legalità e impedire accessi indebiti ai finanziamenti pubblici.

Nuovi strumenti e personale per rafforzare i controlli

Il Ministero della Cultura, sotto la direzione della sottosegretaria Lucia Borgonzoni e con l’appoggio del Ministro Gennaro Sangiuliano, ha previsto il potenziamento del sistema di sorveglianza tramite l’introduzione di nuove unità di personale e l’aggiornamento delle modalità di ispezione. L’obiettivo dichiarato è quello di rendere più efficace l’intero processo di attribuzione dei fondi, promuovendo un ambiente normativo più solido e orientato alla valorizzazione delle imprese virtuose.

Il piano d’azione mira non solo a correggere situazioni pregresse, ma anche a creare le condizioni affinché il sistema degli incentivi fiscali possa continuare a stimolare l’innovazione e la competitività del settore, senza compromettere la corretta gestione delle risorse statali.

Impatto sul comparto audiovisivo nazionale

L’operazione di controllo e revoca rappresenta uno dei più significativi interventi degli ultimi anni in ambito culturale e fiscale, con potenziali ripercussioni sull’intero comparto audiovisivo italiano. Con un totale di 88 milioni di euro tra fondi revocati e richieste respinte, le autorità hanno tracciato una linea chiara contro ogni forma di elusione o utilizzo scorretto degli incentivi.

Secondo le intenzioni del Ministero, solo le imprese che rispettano i criteri di merito, trasparenza e legalità potranno continuare a beneficiare degli strumenti di sostegno previsti dal quadro normativo.