Ztl Roma: multe annullate per auto ibride

Il giudice di pace dà ragione all’automobilista

Un avvocato romano ha ottenuto l’annullamento di quattro multe per presunti accessi irregolari nella Zona a traffico limitato (Ztl) della Capitale. Il giudice di pace ha stabilito che le sanzioni emesse dal Comune non rispettano la normativa nazionale. Al centro della questione, la libertà di accesso alle Ztl per i veicoli ibridi e elettrici.

Il caso riguarda l’avvocato Sebastiano Russo, multato quattro volte per aver attraversato la Ztl tra giugno e luglio 2024 alla guida della sua Toyota Plug-In Hybrid. Convinto della regolarità della sua condotta, Russo ha impugnato le contravvenzioni da 98 euro ciascuna, per un totale di 392 euro.

Il Codice della strada contro il regolamento comunale

Secondo il giudice di pace Dario Bonanno, la normativa del Codice della strada prevale su quella municipale. In particolare, l’articolo 7 comma 9-bis del Codice autorizza «l’accesso libero nelle Ztl ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida». Una disposizione valida per le zone istituite dopo il 2018, ma che il giudice ritiene applicabile anche in questo caso, in forza del principio della gerarchia delle fonti.

Il Comune di Roma, al contrario, aveva stabilito un accesso libero solo per i veicoli elettrici, escludendo gli ibridi. Tuttavia, secondo il giudice, l’ente locale non può derogare a una norma di legge superiore. Da qui la decisione di annullare le sanzioni.

Effetti potenziali sulla regolamentazione Ztl

Sebbene la sentenza si riferisca a un caso specifico, potrebbe avere implicazioni più ampie per la regolamentazione comunale della Ztl. Se confermata in casi analoghi, Roma Capitale potrebbe dover rivedere i criteri di accesso e aggiornare le sue delibere in conformità con il Codice della strada.

Nel frattempo, chi guida un’auto ibrida potrebbe ottenere l’annullamento delle multe se dimostra l’iscrizione del proprio veicolo nel portale Roma Servizi per la Mobilità, come avvenuto per l’avvocato Russo.

Un precedente giuridico da monitorare

La decisione del giudice Bonanno stabilisce un principio rilevante: le regole comunali non possono ignorare la normativa nazionale. In attesa di possibili modifiche legislative o regolamentari, il caso alimenta il dibattito sull’accessibilità delle Ztl e sulla necessità di uniformare i criteri tra Comuni e Stato.