PMI stabile segnala una ripresa ancora debole
L’economia della zona euro è rimasta stagnante per il secondo mese consecutivo a giugno, secondo i dati preliminari dell’indice composito dei direttori degli acquisti (PMI) pubblicati lunedì da HCOB e compilati da S&P Global. Il valore si è attestato a 50,2, identico a quello di maggio e appena sopra la soglia di 50 che separa crescita da contrazione.
Gli economisti interpellati da Reuters avevano previsto un miglioramento a 50,5. I risultati evidenziano una ripresa incerta per l’eurozona, appesantita dalla persistente debolezza nei settori manifatturiero e dei servizi in diverse grandi economie.
Germania in ripresa, Francia in calo
La Germania, prima economia dell’area euro, ha mostrato segnali positivi: il settore manifatturiero ha registrato il maggiore incremento di nuovi ordini degli ultimi tre anni. Al contrario, l’economia francese ha continuato a contrarsi, con cali sia nella manifattura che nei servizi, penalizzando l’andamento complessivo dell’eurozona.
“Il PMI preliminare di giugno è coerente con un’economia ferma,” ha commentato Jack Allen-Reynolds di Capital Economics. “La debolezza è diffusa su più settori.”
Manifattura e servizi restano sotto pressione
L’indice dei servizi è salito leggermente a 50,0 rispetto al 49,7 di maggio, ma non indica ancora una vera crescita. La manifattura resta in territorio negativo, con un valore stabile a 49,4. L’indice della produzione manifatturiera, che influisce sul PMI composito, è sceso da 51,5 a 51,0.
La domanda è calata per il tredicesimo mese consecutivo, anche se con intensità minore rispetto a maggio. L’indice dei nuovi ordini è salito a 49,7 da 49,0. Maggiore ottimismo tra le imprese dei servizi, il cui indice delle aspettative di business ha raggiunto un massimo di quattro mesi a 57,9.
Pressioni sui prezzi in calo, BCE prudente
I produttori della zona euro hanno continuato a ridurre i prezzi di vendita, con l’indice dei prezzi di output stabile a 49,2. Con l’inflazione scesa sotto l’obiettivo del 2% della Banca Centrale Europea a maggio, la BCE ha deciso di sospendere il ciclo di allentamento monetario dopo otto tagli consecutivi dei tassi.
Il presidente della Bundesbank, Joachim Nagel, ha ribadito la cautela della BCE: “Continueremo a fare tutto il necessario per portare a termine la nostra missione sull’inflazione.”