Intesa Sanpaolo registra utili record e corre in Borsa

Lorenzo Bianchi

Risultati semestrali ai massimi storici

Intesa Sanpaolo ha chiuso il primo semestre 2025 con un utile netto di 5,2 miliardi di euro, segnando un incremento del 9,4% rispetto ai 4,77 miliardi dello stesso periodo del 2024. Nel solo secondo trimestre, i profitti hanno raggiunto 2,6 miliardi, confermando la solidità della banca. Questi dati spingono l’istituto a rivedere al rialzo le previsioni di utile netto per l’intero 2025, fissandole a oltre 9 miliardi di euro.

Il semestre si distingue come il migliore nella storia dell’istituto, sostenuto dalla forte crescita di ricavi, commissioni e attività assicurativa, elementi che hanno consolidato la leadership del gruppo tra le maggiori banche europee.

Dividendi e buyback per oltre 8 miliardi

Il gruppo ha annunciato una delle politiche di remunerazione degli azionisti più consistenti nel panorama bancario europeo. Nel primo semestre sono stati maturati dividendi per 3,7 miliardi di euro, di cui 3,2 miliardi previsti come acconto da distribuire a novembre. A questi si somma un programma di buyback da 2 miliardi, avviato a giugno 2025, portando la cifra complessiva destinata agli azionisti ad almeno 8,2 miliardi di euro entro fine anno.

Questi risultati sono coerenti con il piano industriale 2022-2025, ormai vicino al completamento, che mira a rafforzare ulteriormente la sostenibilità reddituale della banca, con un ROE del 20% e una posizione di leadership nel settore Wealth Management e Protection.

Crediti e sostegno all’economia reale

L’impegno di Intesa Sanpaolo a favore dell’economia reale resta significativo. Nei primi sei mesi del 2025, la banca ha erogato circa 42 miliardi di euro di nuovo credito a medio-lungo termine, in crescita del 33% rispetto allo stesso periodo del 2024.

In Italia sono stati concessi 29 miliardi di euro, con un aumento del 44%, di cui 25 miliardi destinati a famiglie e piccole e medie imprese. Inoltre, circa 1.260 aziende italiane sono state riportate in bonis nel semestre, preservando oltre 6.300 posti di lavoro, mentre dal 2014 i recuperi aziendali hanno salvaguardato 726.000 occupazioni.

Qualità degli attivi e riduzione del rischio

La qualità del credito si conferma elevata: al 30 giugno 2025, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei prestiti si attesta all’1,2% netto e al 2,3% lordo. Nel frattempo, l’esposizione del gruppo verso la Russia è diminuita di oltre il 91%, pari a più di 3,3 miliardi di euro, riducendosi a meno dello 0,1% dei crediti complessivi.

Questi dati riflettono la prudenza nella gestione del rischio e l’efficacia delle strategie di contenimento delle esposizioni più problematiche, fattori che contribuiscono a rafforzare ulteriormente la stabilità patrimoniale dell’istituto.

Performance in Borsa e prospettive future

La pubblicazione di questi risultati ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari. In Piazza Affari, il titolo Intesa Sanpaolo ha registrato un rialzo vicino al 4%, raggiungendo quota 5,40 euro, il massimo dal 2007.

Il consolidamento della redditività e la capacità di generare valore per gli azionisti rafforzano il posizionamento competitivo della banca. Con oltre 900 miliardi di raccolta diretta e risparmio amministrato, Intesa punta a far leva sulla sua piattaforma di Wealth Management e Advisory per sostenere la crescita futura e ampliare ulteriormente la propria influenza nel settore bancario europeo.