Musk presenta la richiesta per la fornitura diretta
Elon Musk amplia la presenza di Tesla nel settore energetico e guarda al Regno Unito. L’azienda ha depositato presso l’Ofgem, l’autorità britannica per l’energia, una domanda per ottenere la licenza di fornitore diretto di elettricità destinata alle famiglie. Sarebbe la prima volta, al di fuori del Texas, che Tesla entra nel mercato della distribuzione al dettaglio. La richiesta, datata 18 luglio e firmata dal direttore per l’energia in Europa Andrew Payne, si inserisce in un contesto di difficoltà strutturali per la rete elettrica britannica.
Un mercato in difficoltà e costi in crescita
Il sistema energetico del Regno Unito soffre da tempo di inefficienze e squilibri. In Scozia, nei primi sei mesi del 2025, i parchi eolici hanno dovuto fermare quasi il 40% della produzione potenziale, pari a 4 terawattora — energia sufficiente per coprire il fabbisogno domestico di tutte le abitazioni scozzesi per sei mesi. La causa è la carenza di infrastrutture per trasportare l’elettricità verso sud. Questa situazione ha comportato compensazioni ai gestori per 117 milioni di sterline (135 milioni di euro), costi che finiscono direttamente nelle bollette dei cittadini.
Il paradosso della gestione dell’energia
Il blocco della produzione eolica si traduce in un paradosso evidente: mentre turbine offshore come quelle di Moray East e Moray West restano inattive nei giorni di vento, centrali a gas nel sud dell’Inghilterra vengono pagate per aumentare la produzione. Il 3 giugno, ad esempio, Ocean Winds ha ricevuto 72.000 sterline (83.000 euro) per non produrre energia, mentre la centrale a gas di Grain ha incassato 43.000 sterline (circa 50.000 euro) per incrementare la generazione. Nel solo 2025, il sistema di bilanciamento della rete ha già superato il mezzo miliardo di sterline, con stime che indicano un possibile aumento fino a 8 miliardi di sterline annui (9,25 miliardi di euro) entro il 2030 senza interventi strutturali.
Tesla e la strategia dell’accumulo
Per Musk, questo scenario rappresenta un’opportunità strategica. Tesla non è solo auto elettriche: i sistemi di accumulo domestico Powerwall e le soluzioni per la gestione intelligente dell’energia consentono di stoccare l’elettricità quando è prodotta in eccesso e di rilasciarla quando la domanda aumenta. Questo approccio ridurrebbe gli sprechi e ottimizzerebbe i flussi, permettendo a un fornitore-produttore di capitalizzare anche nelle fasi in cui oggi il sistema subisce perdite economiche.
Possibili reazioni e impatto sul mercato
L’ingresso di Tesla come fornitore diretto potrebbe essere interpretato come un’innovazione in grado di risolvere alcune inefficienze strutturali, oppure come un’ingerenza in un mercato già sotto pressione. Tuttavia, in un contesto in cui il Regno Unito arriva a pagare per “spegnere il vento”, un operatore capace di valorizzare l’energia prodotta da fonti rinnovabili e integrarla con sistemi di accumulo avanzati potrebbe segnare una svolta significativa.