Impatti sul capitale ridotti e regolamentazione più morbida
Le 22 maggiori banche statunitensi — tra cui JPMorgan Chase, Bank of America e Goldman Sachs — hanno superato lo stress test della Federal Reserve per il 2025, aprendo la strada a possibili aumenti di dividendi e programmi di buyback. I risultati, pubblicati venerdì, indicano che anche in uno scenario di grave recessione, gli istituti restano adeguatamente capitalizzati.
Lo scenario ipotizzato dalla Fed prevede un forte rallentamento economico, con disoccupazione al 10%, PIL in calo del 7,8% e crollo dei prezzi delle abitazioni del 33%. Nonostante perdite simulate superiori ai 500 miliardi di dollari, l’impatto sul capitale risulta contenuto: il rapporto aggregato Tier 1 calerebbe di 1,8 punti percentuali, rispetto ai 2,8 dello stress test del 2024.
“Le grandi banche restano ben capitalizzate e resilienti a una serie di scenari avversi,” ha dichiarato Michelle Bowman, vicepresidente per la vigilanza della Fed. Il miglioramento riflette la maggiore redditività del settore e un nuovo approccio nella valutazione del rischio legato al private equity.
Supervisione più favorevole al settore bancario
Lo stress test di quest’anno è stato costruito su uno scenario meno severo rispetto al 2024, segnando un cambiamento normativo legato al ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. Le autorità di vigilanza puntano a ridurre la volatilità nei risultati, introducendo un metodo di media biennale per una maggiore stabilità e trasparenza.
Con questo nuovo approccio, l’impatto stimato sul capitale potrebbe salire leggermente al 2,3%, ma resterebbe gestibile. Bowman ha difeso la riforma come necessaria per affrontare l’eccessiva variabilità degli stress test precedenti.
Tra le banche con la maggiore perdita simulata figurano Deutsche Bank USA (–12%), UBS USA e l’unità americana di RBC, ma tutte hanno superato le soglie minime regolamentari.
Dividendi in vista e nuova agenda normativa
Le banche pubblicheranno a breve i nuovi requisiti patrimoniali e i piani di remunerazione degli azionisti, che potrebbero includere aumenti di dividendi e riacquisti di azioni, in scia ai risultati positivi.
Gli stress test della Fed restano un pilastro della vigilanza post-crisi, ma l’amministrazione Trump ha avviato una revisione orientata alla riduzione dei vincoli per le grandi banche. Questa settimana la Fed e altre autorità hanno proposto di ridurre il coefficiente di leva supplementare rafforzata, un limite chiave ai bilanci bancari.
Questi allentamenti normativi si inseriscono in una più ampia strategia del governo per favorire la crescita nei settori strategici, tra cui infrastrutture, energia e intelligenza artificiale.