Incentivi auto elettriche, regole e destinatari

Francesca Vitali

Il contesto del mercato automobilistico italiano

Il parco auto italiano è tra i più datati d’Europa: l’età media dei veicoli in circolazione sfiora i 13 anni e circa il 25% appartiene ancora alle categorie Euro 0, 1, 2 o 3, quindi altamente inquinanti. Per ridurre l’impatto ambientale e accelerare la transizione ecologica, da settembre 2025 partiranno nuovi incentivi statali destinati a chi sostituirà la propria auto termica con un modello elettrico. La misura, finanziata con 597 milioni di euro provenienti dal Pnrr, ha l’obiettivo di eliminare circa 40.000 veicoli obsoleti e rimpiazzarli con altrettanti a zero emissioni.

Chi potrà richiedere l’incentivo

I beneficiari principali sono due categorie ben precise. I privati cittadini residenti in aree urbane con più di 50.000 abitanti o nelle zone adiacenti caratterizzate da forte pendolarismo potranno accedere all’agevolazione, a condizione di rottamare un veicolo a benzina o diesel fino a Euro 5 e acquistare un’auto elettrica di categoria M1. La misura riguarda anche le microimprese, che avranno la possibilità di rinnovare i propri veicoli commerciali leggeri ed elettrici, nelle categorie N1 e N2, con un peso massimo fino a 12 tonnellate.

Importi e criteri di calcolo

Il valore del contributo dipende sia dal reddito, certificato dall’Isee, sia dal tipo di veicolo acquistato. Per i privati con Isee fino a 30.000 euro, il bonus potrà arrivare a 11.000 euro. Chi possiede un Isee tra 30.000 e 40.000 euro potrà ottenere un bonus massimo di 9.000 euro. Per le microimprese l’agevolazione corrisponderà al 30% del valore di listino, con un limite di 20.000 euro per veicolo. È fissato anche un tetto di prezzo: l’auto elettrica da acquistare dovrà avere un costo compreso tra 35.000 e 45.000 euro al netto dell’Iva, così da indirizzare il sostegno verso modelli di fascia media ed evitare vetture di lusso.

Modalità di accesso e registrazione

Il sistema di erogazione sarà completamente digitale, per semplificare la procedura. Non sarà richiesto alcun modulo cartaceo né procedure di rimborso successivo: lo sconto sarà applicato immediatamente dal concessionario al momento dell’acquisto. Il venditore dovrà però registrare la pratica sulla piattaforma telematica dedicata, sviluppata da Sogei, che gestirà le richieste e verificherà la validità della rottamazione. La piattaforma permetterà anche di monitorare i fondi disponibili e confermare l’avvenuto inserimento dei beneficiari.

Tempistiche e disponibilità dei fondi

L’operatività del sistema è prevista da settembre 2025, con data esatta che sarà resa nota dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Gli interessati dovranno agire rapidamente: esperienze precedenti dimostrano che in occasioni simili i fondi sono stati esauriti in poche ore durante i cosiddetti click day. Con una dotazione di 597 milioni di euro, il governo punta a portare a termine il programma entro giugno 2026, favorendo la sostituzione di decine di migliaia di veicoli e ottenendo una riduzione rilevante delle emissioni nelle città.