Una nuova frontiera per l’intelligenza artificiale
OpenAI, nota per strumenti come ChatGPT e Sora, sta ora esplorando un ambito ancora più ambizioso: portare la propria intelligenza artificiale alla guida dei veicoli. In una recente intervista, il CEO Sam Altman ha rivelato che il team sta lavorando a un sistema di guida autonoma applicabile alle auto convenzionali. L’obiettivo è superare i limiti degli approcci attuali e ridefinire l’equilibrio nel settore automobilistico.
Un approccio alternativo ai modelli tradizionali
Mentre aziende come Waymo o Tesla si affidano a enormi database generati da milioni di chilometri percorsi nel mondo reale, OpenAI potrebbe scegliere un’altra strada. L’uso di simulazioni virtuali, dati sintetici prodotti da IA e modelli generalisti capaci di adattarsi senza grandi quantità di dati reali rappresentano una possibile svolta. La collaborazione con Applied Intuition e gli investimenti in startup come Ghost Autonomy confermano questa direzione strategica.
Altman contro Musk: una rivalità crescente
L’iniziativa alimenta la rivalità tra Sam Altman ed Elon Musk, cofondatore di OpenAI e oggi uno dei suoi principali critici. Musk, con Tesla e la sua società xAI, è anch’egli impegnato nello sviluppo della guida autonoma, puntando su un sistema esclusivamente basato sulla visione artificiale, senza sensori aggiuntivi. L’ingresso di OpenAI nel settore potrebbe trasformarla in un diretto concorrente, intensificando lo scontro tra due visioni opposte dell’AI applicata alla mobilità.
Verso una democratizzazione della guida intelligente?
Se il progetto di OpenAI avrà successo, non solo sfiderà i giganti già affermati, ma potrebbe anche ridefinire l’accesso alla tecnologia di guida autonoma. Un sistema basato su IA generalista, accessibile anche a produttori privi di enormi volumi di dati, potrebbe abbassare le barriere d’ingresso e accelerare l’adozione globale dei veicoli senza conducente.